Ho assaggiato la mia prima Fricassée de veau a Parigi.
Era una delle proposte del menù del Bateau Mouche che discende la Senna all’ora di cena.
Era aprile e l’aria profumava di primavera… e di cardamomo, presente nel riso che accompagnava il piatto.
Di questa ricetta parlo anche nel Capitolo “Che mangino Brioches” del mio libro, nel quale do anche molti dettagliati suggerimenti su come cibarsi nei Bistrot, nelle Brasserie e nei Café di Parigi che ho frequentato.
La ricetta che trovate ne “I tempi andati e i tempi di cottura ( con qualche divagazione)” dunque, è quella che segue.
FRICASSEA DI VITELLO
800 gr spezzatino di vitello
1 cipolla, 1 carota, 1 gambo di sedano
1 spicchio d’aglio
1 porro
1 bouquet garni e qualche chiodo di garofano
1 bicchiere di vino bianco
1 cucchiaio di farina
200 ml di brodo
1 confezione di panna da cucina
2 tuorli
il succo di 1/2 limone
50 gr di burro
200 gr di funghi coltivati
10 – 12 cipolline
sale, pepe, noce moscata
Mi assicuro che i cubetti di carne siano il più possibile delle stesse dimensioni ed eventualmente li rifilo con un coltello ben affilato, poi li sistemo in un tegame con la cipolla intera steccata con i chiodi di garofano, il sedano, il porro e la carota a pezzi. Li copro con il brodo (che può essere anche di dado, va bene) e il vino, aggiungo l’aglio e il mazzetto aromatico (bouquet garni) composto di prezzemolo, timo e alloro. Condisco con abbondante pepe bianco.
Porto a bollore, schiumo un paio di volte e cuocio a fuoco moderato col coperchio per circa 1 ora e 1/2. Quando la carne è tenera la tolgo e la tengo al caldo. Filtro il brodo, lo rimetto sul fuoco, aggiungo le cipolline sbucciate e i funghetti puliti, che faccio andare ancora per 15 minuti circa (senza coperchio così il liquido si restringe un po’). Aggiusto di sale.
Rimetto la carne nel tegame e la faccio scaldare. Intanto batto energicamente i tuorli col succo di limone, la farina, il sale e la noce moscata, aggiungo la panna e verso questa emulsione a filo sulla carne. Mescolo delicatamente e faccio addensare. Infine, fuori dal fuoco incorporo il burro a pezzetti.
La salsa di questi bocconcini delicati ma saporitissimi deve risultare fluida e ben legata.
Insolito, vero, questa specie di spezzatino alla francese?
A me piace molto: nonostante l’aspetto delicato e aristocratico, infatti, il sapore è intenso e aromatico. E in più ha per me un significato speciale.
Mi sono ricordata del vitello in fricassea perché sabato è stato il nostro anniversario: abbiamo festeggiato le Nozze di Rubino, cioè i 45 anni di matrimonio.
La meta della nostra luna di miele era stata proprio Parigi e discendendo la Senna al tramonto in una sera di Primavera, abbiamo assaggiato il nostro primo vitello in fricassea.
Non sto a dirvi quante altre cose abbiamo fatto insieme per la prima volta, condiviso e goduto da allora: sono tutte esperienze che si sono trasformate in ricordi ai quali attingo a volte anche per le mie ricette…
auguri per il tuo anniversario. Io oggi festeggio i miei 36 anni di matrimonio.
Mi piacciono sempre i racconti che accompagnano le tue ricette sempre interessanti.
Grazie e felicitazioni anche a te! Cosa sarebbe la vita senza i ricordi… e quanto è più interessante quando si condividono, magari legati a una ricetta!
Come è andata in Sardegna?
troppo bene, bello il tempo, buoni il cibo ed il vino; la natura adesso è meravigliosa, colori e profumi ti inebriano… un peccato rientrare. Buona giornata
felice anniversario cara Silva. Amo la cucina francese e la tua ricetta mi ricorda l’atmosfera parigina, affascinante soprattutto la sera. Molto buona questa tua ricetta.
besos
Sally
Grazie Sally, grazie due volte!
Cara Silva mi hai fatto sognare! io amo Parigi, ci sono stata tantissime volte ma mai con i miei figli e non vedo l’ora di portarli!! la tua ricetta ovviamente è fantastica come sempre!!! buona giornata!
Simi
Anche per noi è una delle mete favorite. Ci torniamo abbastanza spesso e troviamo sempre un angolo speciale da scoprite, un sapore nuovo da gustare, un motivo particolare per tornarci!
Il vitello in fricassea è solo una delle perle che ho rubato alla cucina gallica, ne condividerò altre prossimamente. D’accordo?
ma certo e noi le “copieremo” volentieri!
Allora tieniti pronta!
Parigi, anniversario e questa ricetta, tutto parla del tuo amore per tutto ciò che fai e ti rende unica.Auguri Silva a te e tuo marito!
Ines, cara, affettuosa amica: grazie infinite. È vero. Hai scoperto il mio segreto… vivo con amore ogni esperienza!
Un grosso abbraccio.
Con la persona giusta gli anni di matrimonio non pesano anzi, volano.
Bravi.
🙂
Grazie di cuore. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare entrambi la persona giusta!
Guardo la foto e sento il profumo!!!! Fantastico piatto!!!!
Grazie Elly carissima, è un po’ anche il profumo dei ricordi…
Such a wonderful way to spend your anniversary. Congratulations, Silva, to you and your Husband.
Thank you. This French recipe has been a sort of tasty memory of our Honey Moon in Paris.
Che bel piatto Silva!! E poi mi immagino tu e il tuo maritino, freschi freschi tutti e due sulla Senna al tramonto….. Eh… si, proprio bei ricordi. Gli auguri te li ho già fatti, come sai e oggi condivido assolutamente con te la fortuna di aver trovato la persona giusta nella vita.
Un abbraccio. 🙂
Anch’io ti abbraccio forte e ti faccio le mie più vive felicitazioni e gli auguri più cari.
In ritardo ma voglio anch’io fare gli auguri per il vostro anniversario. Felicitazioni Silva 😉
La ricetta, inutile dirlo, è superlativa, saporita al punto giusto. Non ho mai aggiunto il tuorlo d’uovo, proverò la tua versione la prossima volta. 😉
Un abbraccio cara Silva
L’aggiunta del tuorlo è un’idea molto francese e io preferisco rispettarla. E poi questa per me è più che una ricetta…
L’ha ribloggato su fornello pazzoe ha commentato:
Silva è un ottima cuoca di certo e sopratutto pubblica delle ricette ottime che spesso i food blogger si dimenticano, tutti presi come sono da finger food e bicchierini, insomma Silva fa ancora una cucina che è cucina, non moda.
Ringrazio Andrea, che mi lascia senza parole: è la seconda volta che sceglie di ribloggare uno dei miei articoli. Grazie infinite per la considerazione e il bellissimo commento.