“Cacio e Pepe” è uno di quei piatti che possono trarre in inganno perché a volte si tende a confondere la semplicità con la banalità.
Ma proprio perché si tratta di una ricetta povera, con solo tre ingredienti, richiede un’attenzione maggiore per essere perfetta.
Dunque il classico Cacio e Pepe si fa semplicemente scolando la pasta al dente per poi tirarla in tegame con un mestolo di acqua di cottura, pecorino romano e molto pepe nero entrambi macinati al momento.
In questo modo il condimento diventa cremoso senza l’aggiunta di nient’altro che la pazienza di mescolare in continuazione e dosare eventuali aggiunte di acqua calda fino a fine cottura.
E questa è la tradizione: un piatto basico e saporito.
Se però a questa base classica perfino chef come Heinz Beck e Oliver Glowing aggiungono rispettivamente gamberi marinati con il lime e polpa di ricci, ecco che il piatto diventa subito inedito e innovativo.
Fantastico, no?
Allora nel mio piccolo, anch’io ho fatto un’aggiunta. Semplice, equilibrata, personale.
Durante la mantecatura ho aggiunto alle mie penne qualche cucchiaiata di funghi trifolati.
Il risultato è stato un primo piatto dal sapore sapido e caldo, mitigato dall’aroma dolce e profumato dei funghi.
Ogni aggiunta personale che ho sempre fatto ai piatti tradizionali, mia nonna la chiamava la mia “zonta” e ne sorrideva.
Questa parola, in dialetto Veronese, a me faceva venire in mente quello che mi raccontava la mia mamma sui venditori di castagnaccio, con la bicicletta e il tabarro, che davanti alla sua scuola, quando era una bambina, offrivano a richiesta un pezzettino in più di bole! Quella era la zonta.
Strana cosa la memoria…
Tornando a noi, i funghi trifolati che ho usato erano quelli buonissimi cucinati dalla mia consuocera Giulietta, quei pochi avanzati dal pranzo di Pasqua: semplici e squisiti champignon affettati e saltati in padella con olio, scalogno, aglio e prezzemolo.
Queste due ultime cucchiaiate dunque, le ho utilizzate per arricchire un piatto essenziale come “Cacio e Pepe” senza però stravolgerlo.
Il risultato mi ha convinta. Ha convinto anche voi?
adoro i funghi..e sì! la tua zonta è davvero ottima 😉
Grazie. In cucina ci vogliono fantasia, esperienza, curiosità e coraggio, vero?!
ottima idea questa”zonta”. Son d’accordo con te . la cacio e pepe non si può e non si deve definire un piatto banale…è un signor piatto neppure tanto facile da fare perché la cremina può facilmente fare i grumi. Quindi W la cacio e pepe anche con la zonta
Grazie dell’apprezzamento!
Con la cacio e pepe ho litigato moltissimo prima di avere un risutato (quasi) perfetto. Come hai fatto notare, il piatto sembra semplice perchè ha pochi ingredienti ma serve una tecnica e una “sintonia” che si acquisisce solo con la pratica.
E lo so bene perchè le mie prime prove sono state dei fallimenti completi al limide del cestino..
La zonta di funghi mi piace molto, mitigano bene il sapore deciso del pecorino.
Promossa! 🙂
Che gioia!!
Non ho mai sentito prima questo termine zonta, quante cose si imparano! cacio e pepe un classicone adorabile, specie per una romana di nascita come me, con i funghi mai provato ma ad occhio direi una prelibatezza! brava!
E ci credo! È un termine strettamente dialettale Veneto che si traduce con “aggiunta”. Se sei Romana allora mi perdonerai questa stravaganza su un piatto serio come Cacio e pepe!
hai ragione cara amica! sembra un piatto semplice ma non è così…e devo dire che la prima volta che l’ho fatto mi è venuto male, perché lo avevo sottovalutato…invece ora è uno dei piatti che preferisco! che c’è di meglio quando si è con dei buoni amici di una bella caio e pepe? baci Silva!
Lo so che la tua è una domanda retorica, ma mi vengono in mente anche la puttanesca, aglio, olio e peperoncino… e perfino un risottino alla parmigiana!!
Cacio e pepe è uno dei miei preferiti e l’aggiunta di funghi mi ha convinta e dire che io su cacio e pepe sono una purista 🙂 Ma ho una richiesta personale da farti…un giorno prepareresti il risotto alla parmigiana? Non l’ho mai fatto e sarei curiosa di vedere come lo fai tu!
Notte Silva
Considerati già accontentata.
Notte Angiola.
Evvai!
Notte!
Ottima ricetta da fare oggi, gli ingredienti ci sono, compreso i funghi, grazie cara Silvia. Un abbraccio.
Dora
Grazie a te, cara amica, per gli affettuosi commenti. Li apprezzo molto.
Apperò … bella la divagazione. Dall’immagine mi sembra proprio riuscita, è una bella presentazione. 😉
Bacioni
Ma sì, bisogna osare ogni tanto e stravolgere anche i piatti tradizionali, per affermare la propria personalità e… talvolta per utilizzare quello che è restato in frigorifero!
Cacio e Pepe was a favorite dish of my Zio and we often shared a dish late at night after I came home, having spent the evening with friends. I cannot make this dish without thinking of those “Spaghettati”. So often your posts remind me of home. Thank you, Silva.
Thank you. I’m so glad my recipes recall family memories. Cacio e pepe is a real fast pasta to prepare in a few minutes when you’re hungry and in a hurry.
Buona domenica John.