Come spesso mi capita, non sempre colgo la differenza tra le denominazioni diverse di alcuni piatti che si somigliano molto.
Mi era successo con il brasato all’Amarone, ricordate? L’altro venerdì infatti mi chiedevo: brasato, stracotto o stufato?
Oggi è la volta di questi formidabili spaghetti con un interessante sugo: ma sono allo scoglio o alla pescatora?
In qualunque modo siate abituati a chiamarli, comunque eccoli qua, tali e quali a quelli che fate voi.
Io comincio facendo spurgare per qualche ora 300 gr di vongole e poi sciacquandole, pulendo 300 gr di cozze dalle incrostazioni e dalla barba, scartando i molluschi con il guscio rotto e facendo aprire a fuoco vivace le une e le altre.
Sguscio tutti i molluschi tenendone da parte solo alcuni per la decorazione finale dei piatti, filtro i liquidi che hanno emesso e tengo tutto da parte separatamente.
Faccio imbiondire in un tegame molto capiente 2 spicchi d’aglio schiacciati e 1 peperoncino intero, che poi elimino, e aggiungo 300 gr di calamari puliti già tagliati ad anelli (non amo molto i ciuffi) e sfumo con 1/2 bicchiere di vino bianco.
Lascio cuocere per una decina di minuti, li scolo con un ragno e li tengo al caldo.
Taglio a metà 300 gr di pomodori ciliegino e li faccio appassire per un minuto nello stesso tegame con 4 cucchiai di olio. Non devono spappolarsi.
Aggiungo 300 gr di code di gambero sgusciate e le faccio saltare a fuoco vivo coi pomodorini.
Sono pronte appena cambiano colore. Non occorre farle cuocere di più altrimenti diventano gommose.
Nel frattempo lesso al dente 500 gr di spaghetti, li scolo e li verso nel tegame, aggiungo il liquido dei molluschi e il sugo dei calamari, una macinata di pepe, le cozze, le vongole e i calamari, una cucchiaiata di prezzemolo tritato e 1 pezzetto di zenzero grattugiato che dona al piatto una gradevole e piccante freschezza.
Faccio saltare a fuoco vivo, mescolo e servo.
Se volete improvvisare questa golosa spaghettata e non avete lo zenzero, potete grattugiate la scorza di 1 lime o di 1/2 limone e spruzzare il tutto col loro succo.
Questo tocco pungente darà al piatto una marcia in più.
Posso darvi un suggerimento extra? Tanto è gratis! Queste dosi sono per le classiche 6 porzioni di spaghetti “amletici” (allo scoglio o alla pescatora: questo è il dilemma), ma anche se siete solo in 4… fatene lo stesso tanti.
Domani vi spiego perché.
Adoooro, con il limone pero’ 🙂
Per me, spaghetti allo scoglio – risotto alla pescatora: uno preparato al momento, l’altro con un po’ di pazienza in piu’
Do sempre un’alternativa. In cucina sono convinta non ci sia niente di categorico! Quindi a scelta: zenzero, lime o limone.
Assolutamente d’accordo e anzi, la cosa piu’ triste che spesso riscontro e’ data proprio dalla presuzione in cucina, dall’essere categorico sull’utilizzo di ingredienti piuttosto che di procedure.
Comunque si vogliano chiamate sono squisiti!!!
Mchan
Ps: io però di solito la pasta la denomino allo scoglio mentre il riso alla pescatora 😉
Sai che me l’ha detto anche Tavolo per 2? Adesso lo so anch’io: vedi che serve la Rete!!
un piatto che amo moltissimo e….aspetto la ricetta di domani perchè mi hai incuriosito
È come una fiction, eh? Non sarai delusa, spero, anche se la seconda puntata è facilmente intuibile…
immagino che ci possa essere un riciclo
Ovvio!!
Allo scoglio o pescatora…fantastici!
La nuvoletta di aromi e profumo di mare dalla tua cucina e arrivata fino a Bologna, grande Silva.
Ma davvero?! Be’ in realtà a casa nostra aleggiano spesso profumi e aromi da acquolina. È più forte di me!
Grazie Ines.
Bella domanda. Io penso che “allo scoglio” si riferisca ad un piatto con mitili e gamberi che solitamente transitano negli scogli.
Mentre “alla pescatora” intendo piatti che comprendono anche prodotti ittici da pescare come polpi, calamari, seppie, etc.
Però è una mia supposizione… 🙂
È un concetto interessante anche questo, mentre molte amiche hanno fatto una distinzione in base a ciò che va condito con questo sugo: spaghetti allo scoglio VS riso alla marinara.
Quale che sia l’esatta locuzione, comunque è venuto un piatto veramente molto buono. L’aggiunta di un tocco di zenzero l’ho imparata in un ristorante di Positano, ne ho già parlato, ricordi?
Per me gli spaghetti dono allo scoglio, il risotto alla pescatora, sai che adoro questi piatti !
E a chi mai non piacciono?! Hanno il profumo dell’estate e delle vacanze e nell’attesa… ci arrangiamo preparandoli nelle nostre città umide e piovose.
Finalmente ho ripristinato la connessione😊 che delizia questo piatto, giusto nelle ns corde vero? Da noi in Puglia si chiamano “allo scoglio” , ma credo che data la bontà della pietanza, non si faccia poi tanto i difficili in merito🍝🍝🍝🍝Abbraccio🙊
È vero, che importa un nome?!
Buona serata cara.
Ohioi,,che fame mi fai venire…come al solito! Suggerimenti speciali che sia dello scoglio o del pescatore…poco importa! La ricetta è squisita sotto ogni aspetto !
Un abbraccio
Grazie infinite! Sono incoraggiamenti come il tuo che mi danno la carica per altre nuove ricette!
Io ho sempre detto “spaghetti o pennette allo scoglio” e “risotto alla pescatora”.
Questo è un piatto che nelle località marine e con l’avvicinarsi dei primi caldi va per la maggiore. Ciò non toglie che anche d’inverno si apprezza con gusto.
Una ricetta intrigante, profumata …. da leccarsi i baffi insomma. 😉 Ottima.
ti abbraccio
Personalmente una spaghettata ai frutti di mare la trovo un piatto per tutte le stagioni, naturalmente d’estate si esprime al meglio.
entrambi sono buoni,a me piacciono molto anche i cavatelli con frutta di mare…….belle le tue ricette sopra……brava come sempre
Grazie infinite. Buon sabato anche a te, alla famiglia e al cucciolo!
fatta, mangiata, apprezzata
Ma che brava, Marina! Grazie per averli provati. Ne hai fatti un po’ di più per gratinarli domani?!
no perchè domani faccio la polenta con le seppioline; le ho trovate così belle, piccole che non ho saputo resistere.