Per questo piatto io uso l’orata, ma nella Penisola Sorrentina lo preparano con la pezzogna (che si pesca però solo nel Golfo di Napoli) e in Costiera Amalfitana con la gallinella, o pesce cappone (che lì chiamano coccio).
È uno dei piatti preferiti di mio marito che anche quest’anno, durante il nostro tradizionale viaggetto di fine agosto, l’ha gustato in loco nelle due versioni, preferendo quella di Positano a quella di Vico Equense.
La mia ricetta è piuttosto facile da realizzare perché scelgo di utilizzare le orate già sfilettate, ma si dovrebbero cuocere i pesci interi nel loro sugo e sfilettarli al momento di servirli.
Lo so, la mia scelta di cucinare senza stress penalizza un po’ il risultato finale, ma mi creerebbe veramente una certa tensione dover cucinare il pesce intero, toglierlo a fine cottura dal tegame, liberarlo della testa, della pelle e delle lische lasciando intatti i filetti.
Mi rivolgo quindi al solito pescivendolo compiacente (che mi fornisce anche teste e lische per preparare il fumetto) e il risultato finale è tale e quale a questo:
Faccio imbiondire in abbondante olio 3-4 spicchi d’aglio e 1 peperoncino affettato. Aggiungo 1/2 kg di pomodorini tagliati a metà (l’ideale sarebbero i pomodorini del piennolo del Vesuvio), bagno con 1 bicchiere di vino bianco (non necessariamente Fiano o Falanghina) e 1 di fumetto di pesce filtrato.
Porto a bollore, lascio restringere un po’ e aggiungo i filetti di orata. Dopo pochi minuti li giro con molta delicatezza e proseguo la cottura per altri 10 minuti.
Cospargo di prezzemolo tritato, aggiusto di sale e di pepe e metto in tavola.
Garantisco personalmente che la mia ricetta non sfigurerebbe sulla tavola di molti dei ristoranti in cui abbiamo mangiato nel corso delle nostre abituali gite alla ricerca di emozioni paesaggistiche, culturali e perfino gastronomiche.
È il mio piatto di pesce preferito quando vado di corsa…e non solo! Ho fatto proprio le orate, intere però, la scorsa settimana..anche la gallinella è molto buona ma un po’ troppo spinosa e al maritino non piace per questo.
Se vado di corsa metto tutto in padella senza soffriggere (spesso scalogno al posto dell’aglio) e metto acqua al posto del fumetto che invece poi ottengo filtrando il liquido che resta e che congelo per un delizioso risotto di pesce.
Mi hai fatto venire una fame!
Ciao
Silvia
Anche tu però, con le tue varianti! Ciao cara, ti abbraccio.
Lo preparo anch’io e ammetto che si fa mangiare proprio volentieri, il pesce resta morbido e appetitoso, molto buono.
Se non si ha fame questa ricetta la fa venire, troppo golosa.
un abbraccio Silva cara 😉
Allora aggiungo un posto a tavola per te quando lo rifaccio?
Wow … ma tu lo sai che con il pensiero siamo “vicine vicine”! Rilevo che è una splendida esperienza di condivisione e provo tanto piacere, grazie Silva 🙂
Grazie a te, cara: è un piacere condividere con te questa esperienza. Buona giornata.
Beh, questo piatto deve essere delizioso, oltre che veramente semplice. Ci dai sempre delle ottime idee. (ma hai aggiunto anche delle patate? Perchè non le trovo tra gli ingredienti! ) 🙂
Sono semplici patate al vapore cucinate a parte. Grazie per le tue visite puntuali, Lella.
una sola parola…..CONFORTANTE!!!! di quei piatti che ti confortano…piatto unico e confortante…che buono!!!
È anche uno dei piatti preferiti di mio marito, che non mi porterebbe mai fuori a cena: è il mio fan più devoto!!
Mi piace molto ma per evitare lo stress non lo sfiletto, tolgo giusto le spine dorsali e la pelle.
il resto possono anche farlo i commensali, d’altronde io l’ho cucinato! eh eh eh
Giusto! E chi cucina è sempre dalla parte della ragione: vorrei ben vedere…!
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