Mancava solo il pesce spada

Ve lo ricordate vero che mercoledì scorso ero in crisi perché avevo acquistato al Supermercato storione, salmone e pesce spada affumicati senza realmente aver pensato a come poterli utilizzare?
L’avevo definito un acquisto compulsivo ed ero preoccupata per la data di scadenza.
Comunque ero riuscita a trovare una bella soluzione per lo storione, facendolo diventare l’ingrediente principale di un’interessante insalatina col cavolo cappuccio, le mandorle, le uvette e la mela. La ricetta esatta è quella pubblicata il 13 novembre.
Utilizzando il salmone, avevo contemporaneamente cucinato per mio marito la Carbonara del venerdì, che è il post del 28 giugno.
Restava quindi da trovare una soluzione soddisfacente solo per il pesce spada, magari pensando a qualcosa di brillante adatto alle Feste.
Detto fatto. È bastato acquistare della frutta esotica e il resto è venuto da sé.

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Ho lavato bene 1 mango maturo, ne ho tagliato due fette spesse dai lati lasciando il grosso nocciolo al centro e ho inciso la polpa a scacchiera.
Ho pelato 1 papaia, l’ho tagliata a metà, privata dei semi e affettata.
Ho sbucciato, mondato e tagliato a fettine 1/2 melone.
Ho sgranato una melagrana.
Ho emulsionato olio, succo di limone, sale e pepe.
Ho composto i piatti dividendo i 300 gr di pesce spada affumicato e affettato decorandolo con la frutta. Ho cosparso tutto con i chicchi di melagrana e l’ho condito con la citronette.

Secondo me è proprio un piatto di apertura per il Cenone di Capodanno: fresco, elegante, esotico, insolito, squisito. Vero?
L’ho catalogato tra gli antipasti, ma per noi è diventato un piatto unico a pranzo.
A mio marito non è piaciuto mica tanto, ma come sapete non ama i piatti freddi troppo creativi.
Domani gli faccio le penne col ragù.

Se non ci fosse la misticanza…

Ma come si faceva quando non c’era in vendita la misticanza pronta per essere consumata e ci toccava di comprare, mondare, lavare ed eventualmente tagliuzzare tre, quattro tipi di lattuga, radicchio e rucola?!
Era una vita d’inferno!
Vuoi mettere adesso?! Compri una busta o qualche porzione sfusa dall’ortolano, una risciacquata e hai pronta la base per un sacco si cosiddette insalate, piatto unico ricco e sfizioso, che risolvono in un attimo il pranzo.
Quando (raramente) mangio a casa da sola perché, per esempio, mio marito col suo abituale compagno di golf si ferma fuori per uno spuntino dopo la nona buca, mi preparo un’abbondantissima insalata che oltre a riempirmi lo stomaco, mi riempie di gioia.
Partiamo dunque dalla misticanza, che secondo me è la base fondamentale e irrinunciabile delle migliori insalate, intese come pranzo completo.
Una sciacquatina, un giro di centrifuga e si distribuisce sul fondo di una ciotola, poi da qui in poi si scatena la fantasia.

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Ieri ho arricchito le 2 solite manciate di insalatina mista con le fettine di 1/2 pompelmo pelato a vivo, 1 avocado maturo a cubetti, 1 cucchiaino di cipolla rossa tritata finemente e alcune fette di salmone affumicato tagliuzzate free style.
Ho condito con una classica citronette (olio, limone e sale, abbondando con il pepe), ho mescolato e accompagnato la mia creazione con dei crackers integrali e due sorsi di Prosecco.

La cucina in Paradiso deve avere questi sapori!