Al lardo, al lardo?!
No, in effetti sarebbe: “Al ladro, al ladro!” ma dato che oggi voglio parlare di un controfiletto insaporito dallo squisito lardo d’Arnad e non temendo nessun furto, mi sono voluta divertire con un piccolo gioco di parole!
Al contrario sarò molto felice se anche questa ricetta verrà stampata, trascritta, salvata, “rubata” e riutilizzata!
Il controfiletto al lardo è un piatto succulento e saporito che ho mangiato in Valle d’Aosta, come la carbonada di filetto e l’arrosto di girello, robusti piatti montanari pieni di personalità e molto ghiotti.
Piatti adatti alla stagione, che in genere vengono accompagnati da una bella polenta morbida arricchita spesso di formaggio fontina a cubetti, una vera goduria.
Si stecca un pezzo intero di controfiletto di manzo del peso di 8-900 gr con 2 spicchi d’aglio a filetti e 150 gr di lardo d’Arnad tagliato a bastoncini, praticando dei fori nella carne con un coltello dalla lama sottile.
Si dà qualche giro di spago da cucina perché resti in forma e si fa insaporire in tegame con 3 scalogni affettati sottili e 2 rametti di rosmarino.
Si sala appena, si aggiusta di pepe, si sfuma con 1 bicchiere di vino bianco, si aggiunge 1 mestolo di brodo e si procede nella cottura a fuoco dolce, con il coperchio, per una mezz’ora circa, rigirando la carne un paio di volte e irrorandola di tanto in tanto col suo sugo.
Una volta cotta, si toglie dal tegame e si tiene in caldo. Nel frattempo si filtra il sugo, si deglassa aggiungendo un bicchierino di Cognac, si fa evaporare e si cuoce ancora per qualche minuto a fuoco vivace.
Si affetta la carne e si serve coperta di sugo ben ristretto.
Con o senza polenta, varrebbe proprio la pena di farlo per gustare un piatto ghiotto e succulento che ci rallegri un po’ in questi giorni di tedioso febbraio umido e ventoso.
anche questa è una di quelle ricette che non possono essere solo lette; bisogna provarla.
Finché dura l’inverno, conviene davvero assaggiarlo: è molto gustoso e profumato.
Buonissimo Silva … come ogni tuo arrosto del resto 🙂
Grazie Erika, sei molto gentile. In fondo le carni arrosto non richiedono grandi sforzi, sai, solo un po’ di attenzione e nel mio caso… anche un po’ di fantasia, d’accordo!
A che quota siamo con questi tuoi ottimi arrosti? Io ho perso il conto!!!
( forse 8 o 9)?
Ciao a presto
Sai che l’ho perso anch’io Lella! Questo è ancora diverso, piuttosto aromatico e leggermente più rustico di altri che ho sperimentato e proposto, ma decisamente da tenere in considerazione prima della bella stagione.
Buona serata, cara.
Bell’interpretazione e senza dubbio buono il piatto!
È uno dei miei arrosti, l’hai riconosciuto, vero?!
Ciao cara, buona serata.
Another wonderful dish that you’ve prepared and shared with us, Silva. I must sdmit, though, that my family would definitely serve this with polenta. We all enjoy it so much. :)n
It makes me happy, John. It’s one of those traditional dishes I use to cook in Winter and all the family loves!