Entro oggi devo proprio completare il menù del pranzo di Natale, mi sto ancora gingillando con diverse opzioni senza aver preso una decisione definitiva.
Lo so, sono un po’ in ritardo quest’anno, ma i regali sono quasi tutti sotto l’albero, i segnaposto sono finiti, uno degli arrosti è già nel freezer, agli stipiti delle porte il mio famoso marito ha già appeso le coccarde di velluto rosso con i campanelli delle renne, ci hanno consegnato il Prosecco e ho ripetutamente spulciato i vecchi quaderni delle mie ricette per trovare ispirazione.
Sfogliando proprio l’archivio fotografico dei piatti più interessanti, ho trovato queste divertenti piccole ghirlande, molto natalizie e, se non ricordo male, anche molto buone.
Le avevo fatte (in tempi ancora non sospetti, quando l’idea di un blog di cucina non era nemmeno in embrione) con la stessa pasta delle cosiddette “favette dei morti”, quei deliziosi dolcetti che ai primi di novembre si trovano in tutte le pasticcerie, le latterie e le panetterie e poi scompaiono di botto e non si trovano più fino all’anno successivo.
Per le nostre piccole ghirlande si procede in questo modo:
– si frullano molto finemente 200 gr di mandorle pelate e 150 gr di pinoli con 50 gr di zucchero;
– si sbattono 1 uovo e 2 tuorli con altri 100 gr di zucchero;
– alla farina di mandorle e pinoli, si mescolano 150 gr di farina 00 setacciata e 1 pizzico di sale, si forma la fontana e al centro si versano il composto di uova e zucchero e alcune gocce di colorante alimentare verde;
– si impasta con le mani inumidite di acqua di fiori d’arancio fino a che non si ottiene un panetto morbido ma compatto da cui si ricavano dei cordoni di circa 1 cm di diametro;
– come quando si fanno gli gnocchi, si tagliano in tocchetti lunghi 1 cm e si formano delle palline;
– si copre la placca del forno con la carta forno imburrata, sulla quale si disegnano dei cerchi per aiutarsi a comporre le coroncine della misura desiderata, spennellando le palline con dell’albume leggermente battuto;
– con la punta dell’indice si preme al centro di ognuna per creare un leggero avvallamento;
– si infornano a 180 gr per non più di 15 minuti. Non devono colorarsi troppo ma dorarsi appena;
– quando si sfornano e sono ancora calde si completano con 1 pezzetto di ciliegia rossa candita inumidita con una goccia di albume, posizionandola nell’avvallamento centrale di ciascuna pallina.
Prima di staccarle delicatamente con una paletta dalla carta forno, assicuratevi che siano completamente fredde altrimenti correte il rischio che si rompano.
Lo so che non avete tempo, che anche a voi restano da fare miliardi di cose prima di Natale (che quando abbiamo cominciato a parlarne pareva lontanissimo), che ognuno deve preparare i suoi dolcetti collaudati, tradizionali, graditi dalla famiglia, ma questi non potete proprio lasciarveli sfuggire: le ghirlande sono il più classico dei simboli Natalizi!
Magari abbondate pure col colorante perché queste mi sembra siano venute proprio pallidine.
devo prepararle a mia mamma, ne andrà matta, le piacciono molto le fave dei morti! 😀
Non so se sono biscottini tanto conosciuti, ma le fave dei morti sono veramente squisite, vero? Qui a Verona ai primi di novembre si trovano variegate in marrone, bianco, rosa e verde.
Anche qui, nel pordenonese, sono di quei colori. E si trovano solo nel periodo dei morti.
Adesso non più…!! Con la mia ricetta puoi averle tutto l’anno!
Esatto! Fantastico! 😉
ma sai che ieri ho fatto gli stessi dolcetti,la ricetta è un po’ diversa ma il risultato è quello. Quando ho visto la foto mi son detta:
Siccome mi alzo alle sei per inserire la ricetta prima di andare a scuola, tutto può essere.
La prossima volta li farò con la tua ricetta.
Non li ho mica visti i tuoi, li hai postati ieri?
Questi sono leggermente diversi dai soliti biscotti con le mandorle per via dell’aggiunta dei pinoli, che gli danno un tocco particolare.
no, no non li ho postati ma li ho preparati ieri pomeriggio a casa. Di aspetto sono uguali,si diversificano per gli ingredienti. Magari li metterò più avanti.
Mi veniva da sorridere perchè ho pensato che riusciamo a fare le stesse ricette senza metterci d’accordo.
È proprio vero, sai! Sapessi quante volte mi capita di curiosare tra i post di altri blogger e scoprire la stessa idea che era venuta a me, magari appena differente!
Deliziose queste ghirlandine…sono proprio da fare!
Vero?! Spero di avere anch’io il tempo di farle, per offrirle a Natale col caffè.
Ma che bella idea queste ghirlandine! potrebbero essere anche dei segnaposti quasi…che dici?
Sarebbero veramente dei segnaposto molto carini. Bastano un cartoncino e un nastrino rossi.
Bellissime ghirlandine Silva ma… le”Favette dei morti”? Un’altra lacuna scoperta. 🙂
Infatti: hanno subito colto l’essenza della ricetta solo le amiche blogger limitrofe!
Si tratta di una di quelle specialità zonali che lontano dalle nostre Regioni sono praticamente sconosciute… come d’altra parte pabassinas o sebadas!
Hai ragione.
Però le sebadas confezionate le trovo anche all’Auchan quindi prima o poi invaderanno il mercato. eh eh eh
Ciao! Complimenti per il tuo blog! Se ti va, passa a dare un’occhiata alla mia ricetta ( gelato al kiwi ed al pistacchio ) :http://chocolatespoonandthecamera.wordpress.com/2013/12/15/gelato-fatto-in-casa-senza-gelatiera-how-to-make-ice-cream-without-an-ice-cream-machine/
Buona giornata!
L’ho visto, l’ho visto! Ti ho anche già messo un like ieri.
Grazie dei complimenti, anche il tuo mi piace.