Perfino all’estero ci sono alcuni ristoranti che consideriamo i nostri preferiti, locali che non frequentiamo assiduamente come altri, per motivi facilmente intuibili, ma che meritatamente resistono da anni nel nostro carnet di viaggiatori gourmand.
Mi riferisco per esempio a Le Bofinger di Parigi, zona Bastiglia, di gran lunga la nostra brasserie prediletta. Ci andiamo sempre almeno una volta durante i nostri soggiorni a Parigi, prenotando il tavolo al piano terra dove si respira maggiormente l’atmosfera Belle Époque del locale.
A Santa Monica, in California, invece il nostro punto di riferimento gastronomico è sempre stato The Lobster, che si trova proprio dove termina la leggendaria Route 66 e ha una vetrata panoramica che domina il Pier, la spiaggia e il Pacifico.
Sono due realtà diametralmente opposte sia dal punto di vista storico che culinario, ma offrono entrambe soddisfazioni inenarrabili!
Oggi vi parlo di uno dei piatti vanto del ristorante Californiano, che si può ordinare solo a pranzo e non appare nel menù della cena.
Si tratta di un “semplice” panino all’aragosta, il Lobster Roll, che vale la pena di assaggiare perché è veramente incredibile e imparare a farlo perché non se ne potrà più fare a meno.
Da ricordare che in generale quelli che gli Americani chiamano aragoste sono in realtà astici.
Si fanno bollire per circa 20 minuti 2 astici surgelati di circa 500 gr l’uno (o 2 astici vivi, se ne avete il coraggio) in un court bouillon classico fatto di acqua, cipolla, carota, alloro, 1 bicchiere di vino bianco e qualche grano di pepe nero.
Nel frattempo si prepara una salsa con 200 gr di maionese, 2 cucchiai di panna fresca, il succo di 1/2 limone, 1 spruzzo di salsa Worcester, qualche goccia di Tabasco, 1 cucchiaio di Cognac, 1 pizzico di sale e di pepe.
Quando gli astici sono cotti si scolano, si lasciano intiepidire, poi si tagliano a metà nel senso della lunghezza e si rompono le chele. Si estrae la polpa e si taglia a pezzetti.
Si miscela con la salsa e si fa riposare in frigorifero perché i sapori si amalgamino.
Si farciscono dei panini al latte spalmati di burro salato e si aggiunge qualche stelo di erba cipollina tagliuzzato.
Io adoro questi panini, è inutile dirlo.
Il condimento è cremoso e molto ghiotto, la polpa dell’astice tenera e profumata, il pane morbido e adatto ad essere insaporito con il burro salato, l’insieme insomma è squisito e irresistibile, come si può dedurre anche solo leggendo la preparazione.
Secondo me è un piatto terribilmente sofisticato e talmente imprevedibile da poter essere servito, magari preceduto da un’insalata Caesar, come piatto unico anche per un pranzo non solo di famiglia. Ma io sono a volte poco convenzionale.
È un panino da mangiare con coltello e forchetta. Oppure si può offrire il composto in una bowl da cui servirsi a cucchiaiate e passare a parte il pane, ma così si snatura un po’.
Come dicevo, per questa ricetta preferisco utilizzare gli astici surgelati, che oltre tutto sono anche decisamente più economici e la loro preparazione è… assolutamente incruenta.
Beh, siamo proprio in sintonia… Basta guardare la mia foto di copertina e anche un vecchio post sul lobster roll a Parigi! Wow.
Ciao F
Sono andata a riguardarmi il tuo post del 13 aprile scorso, che naturalmente avevo dimenticato. Allora non avevo ancora il blog, pensa.
È vero: stesso entusiasmo nel presentare ‘sta meraviglia di panino che, non così spesso, faccio anche a casa.
Ovviamente gli unici panini che trovo qui sono quelli da hot dog, ma mi adatto!
Ciao Francesca, che bello questo feeling.
Lo hai scritto: irresistibile. E’ il termine adatto. 🙂
Chiamarlo panino mi sembra riduttivo, a me sembra un nido pieno di vere bontà.
Come te credo di dover far ricorso all’astice surgelata per questa preparazione (chi mai avrebbe il coraggio di essere così brutale?).
E’ una leccornia da leccarsi i baffi questa ricetta che capisco andrebbe mangiata a Parigi o in California ma adesso che abbiamo bella e pronta la tua cara ricettina anche tra le mura di casa nostra qualche azzardo lo possiamo ben fare! E il risultato sarebbe comunque strepitoso ne sono convinta. 🙂
Bello da morire … “il panino” 😉
Grazie ancora una volta per la gentile condivisione di tutti i tuoi saperi e sapori.
Un grande abbraccio 😆
Grazie a te, cara. È sul serio un pranzo che conquista.
Io vado pazza per tutti i crostacei, indiscriminatamente e adoro i panini, anche quelli burro e marmellata… Pensa dunque l’effetto che mi fa questo!
E’ ora di pranzoooo! Questo è un suicidio! Poveri miei succhi gastrici!
Sono tremenda, vero?!
Ti assicuro che i tuoi succhi gastrici la sanno lunga, comunque!
per un panino così potrei fare follie!!!
magica giornata
Manu
Grazie, Manu!
amo l’astice…a chi non piace?…ma in un panino non me lo sarei immaginato…ci toccherà fare una capatina a Santa Monica!
E perché mai?! A questo punto solo per il panorama, perché adesso che hai la ricetta ti puoi togliere la voglia direttamente da casa!!
È pazzescamente invitante!!!! Una goduria per occhi e palato 😆 personalmente non sono MAI sazia di astici o aragoste, ne vado letteralmente matta!!! E poivquanto mi piaci quando racconti….. T.C.A.
Ciao cara, grazie. Sapessi quanto mi diverto a raccontare a modo mio le cose!
Ah, i crostacei! Sono il nostro punto debole, eh?!
Buona serata, Marilena, un grosso abbraccio.
Questo lo vorrei davvero tanto, proprio qui e in questo momento 🙂 Spettacolo!!!
Grazie, è davvero davvero irresistibile!
Quando si dice “un signor panino”.
È un “panino” solo per l’abitudine degli Americani di servire quasi tutti i loro pranzi di mezzogiorno fra due fette di pane!
This looks delicious, Silva. 🙂
Thanks Anna. It’s a tasty way to present something is delicious its self.
Have a good new week.
Thank you 🙂
A restaurant that knows how to prepare a good lobster roll is a restaurant to cherish. Your recipe sounds like it would be delicious, Sylva. It contains plenty of lobster and that’s most important.
This sandwich is a cherish memory!!