Ogni Regione Italiana porta avanti con orgoglio l’usanza antichissima di preparare la pasta ripiena.
E in ogni regione, città, paese sia i nomi che alcune varianti ne identificano la zona di origine.
Dunque ravioli, tortellini, tortelli, agnolotti, anolini, cappelletti o casoncelli sono tutti fagottini di pasta all’uovo ripieni di carne, uova, pane, formaggio, ortaggi o pesce.
Dove abitiamo noi al lago, sulla riva Bresciana del Garda, la specialità sono i casoncelli o casonsèi, che hanno in genere una forma basica e una sfoglia sottile.
La tradizione vuole che siano ripieni di erbette, pangrattato, formaggio di pecora e prezzemolo in quanto nascono come piatti legati alla cucina povera del territorio, ma ormai sia nelle case che nelle trattorie si preparano in moltissime varianti che comprendono anche la carne e il prosciutto.
Questa è una delle tante versioni.
Si prepara la pasta con 600 gr di farina, 4 uova, 4 tuorli, 1 pizzico di sale, se occorre qualche cucchiaio d’acqua e si fa riposare circa mezz’ora avvolta nella pellicola.
Mentre la pasta riposa si prepara il ripieno.
Si fanno rosolare in padella 100 gr di pancetta e 50 gr di prosciutto cotto a dadini con 1/2 spicchio d’aglio e 1 ciuffo di salvia, poi si frullano con 200 gr di pane grattugiato, 100 gr di grana grattugiato, 100 gr di bietole che vanno lessate e tritate.
Si versa il composto in una ciotola, si insaporisce con sale, pepe, noce moscata e si aggiunge tanto brodo quanto ne occorre per ottenere un ripieno morbido.
Si tira una sfoglia sottile sottile da cui si ricavano con il coppapasta dei dischi al centro dei quali si mette un cucchiaino di ripieno.
Si richiudono a metà ottenendo delle mezzelune e si ripiega un’altra volta la pasta.
Si lessano e si condiscono con un mix di pane grattugiato abbrustolito in padella, grana grattugiato, altra salvia tritata e burro fuso.
E sono fantastici.
La ricetta è della moglie del macellaio, che utilizza lo stesso ripieno anche per farcire i capponi a Natale.
Io questo me lo segnerei…
Buonissimi!!! Il ripieno è veramente eccezionale e versatile, oltre a questi casoncelli (e al cappone come hai suggerito) andrebbe bene anche per lo spinacino. Prendo nota!!
ciao Silva, buon lunedi
Sì. Anch’io utilizzo spesso lo spinacino come base degli arrosti farciti, ma questo taglio non lo conoscono in molti: sei bravissima Manu!
;-)) La mia mamma lo ha sempre portato in tavola e io come lei… in settimana ho una bella ricettina da proporre!
Benissimo! Non è che stai cominciando anche tu a pensare al Natale, vero?!
si si, mi hai contagiato!! hihihi
Confesso che i casoncelli … mai sentiti nominare. Questo è il bello della rete però, imparare anche cose nuove! 😉
A vederli dalla fotografia e dopo aver letto tutta la tua descrizione (sempre magnifica!) so che mi è venuta voglia di provarli, sono una vera tentazione con quel ripieno sfizioso e quella pasta sottile. E quanto m’intriga quel condimento abbrustolito!
Un primo piatto da annotare insieme al suo fantastico ripieno … eheheheh anch’io ho preso debita nota!
un abbraccio Silva
Affy
Ma che brava! Come sarei felice se li provassi davvero questi ravioli così particolari! Come dicevo, la moglie del macellaio, a cui dobbiamo questo ripieno, farcisce “alla bresciana” anche il cappone che si può ordinare a Natale ed è una vera esperienza!
che bel piatto “rassicurante” Cara Silva:-) La pasta ripiena, in tutte le sue versioni, rappresenta le diverse tradizioni di ogni diversa regione come hai ben ricordato, ma anche e soprattutto le storie familiari che ogni singolo tortello, raviolo o casoncello si portano dietro……. Buon inizio settimana:-)
Anche a te, cara, felice lunedì e tutto il resto della settimana!
Anche mia mamma, prima di dedicarsi ai “cappellacci” tipici della famiglia di mio padre, faceva i tortelli con doppia piega. Nel ripieno al posto della pancetta c’era il lardo. Devo riprovarli, grazie dell’idea!
Spesso le mie ricette sono evocative: a volte condividiamo gli stessi ricordi, oltre che gli stessi interessi!
grazie per la dritta per il ripieno del cappone.
Quanto sono buone queste paste ripiene?
Sono buone in un’infinità di combinazioni in realtà e sempre molto gradite.
La settimana non poteva iniziare meglio di così con I casonsèi 🙂
La ricchezza della tradizione tu riesci a spiegarla con tanta semplicità, ma al tempo stesso le restituisci merito, rinnovandola.
besos
Sally
Do solo un piccolo, amorevole contributo affinché vada perduto il meno possibile il nostro tesoro territoriale o di famiglia. E lo faccio con molto gusto!!
e si vede!! 🙂
complimenti
Sally
Quel condimento di pane abbrustolito è insolito ma bilancia bene al morbidezza casoncelli…
🙂
Proprio così, Emanuele. Come dicevo, è nato come piatto umile e campagnolo e il pangrattato abbrustolito era il parmigiano dei poveri!
Tu non sei brava.. Sei eccellente 🙂
Mamma mia Mariarita, mi lasci senza parole! Grazie mille.
Dico solo la verità 🙂
La pasta ripiena è una delle mie passioni! e a chi non piace! il ripieno poi mmmmmm!!!!! che buono!!!!
I casoncelli sono tipici delle provincie di Bergamo e Brescia, a Verona per esempio non sono conosciuti. La nostra pasta ripiena tradizionale invece sono i Tortellini di Valeggio sul Mincio, chiamati “nodi d’amore”. Il ripieno naturalmente è diverso, anche a me piace molto quello dei casoncelli.
Grazie Simi, buona serata.
Che buoni, che fame, lo so e’ tardi ma sei troppo brava Silva, come si fa con te, 😀 baci cara, ❤
E pensare che non sono proprio un mago nel fare la pasta! Grazie Laura.
Che tinta ha scelto tua figlia per la camera? Sai che da noi è tornato il pittore per un ritocco a una parete della cucina?! I gatti si sono di nuovo arrabbiati e io non ne posso più!
La base gia’ data, bianca, sta aspettando che arrivi il rullo con il disegno da fare in rilievo, bellissimo, lo fa di un azzurro chiaro, lei non vede l’ora! Ma davvero ritorna, mi fai morire Silva, sto immaginando i gatti imbronciati, 😀 tu sei bravissima in tutto, e io ti copio tante ricettine, grazie di esistere!! ❤
Grazie, come sempre sei troppo gentile. Ti mando via mail la foto di George che spia gli operai da metà scala! Finché non se ne sono andati non è sceso. Mickey invece fa amicizia con tutti! Buona notte Laura, ti abbraccio, chissà che bella la camera di tua figlia!
😀 e’ adorabile, ma come fai a non pasticciarlo, io non resisto con Willy, che bello il tuo micione!! Quando la stanza sara’ dipinta faro’ la foto, cosi’ vedi le idee di mia figlia, il rullo l’ha comprato via mail in un sito americano, speriamo che non ci metta tanto ad arrivare, il disegno che voleva non l’ha trovato da nessuna parte, baci cara! ❤
Anche questa versione del ripieno è ottima Silva,complimenti sei eccezionale anche nel formare i casoncelli.
Ma per piacere! Credo che come li chiudo io sia veramente il modo più semplice, quello che non richiede grande manualità, comunque grazie, sei sempre carina.
Per me sei sempre brava Silva 🙂