La volta che abbiamo scelto il New England come meta di uno dei nostri numerosi viaggi negli Stat Uniti, abbiamo avuto molte sorprese.
Già San Francisco, per esempio, ci aveva dato la sensazione di una città di concezione relativamente europea, ma Boston, coi suoi quartieri dal delicato color terracotta e la sua eleganza, si è rivelata davvero speciale, compresa Cambridge al di là del fiume Charles, la città universitaria per eccellenza.
Nel Downtown le strade acciottolate, illuminate da lampioni a gas, sono strette e spesso tortuose, le costruzioni che le fiancheggiano sono dimore storiche ed eleganti, con balconcini sporgenti e affascinanti bow window, nei ristoranti e nelle locande il cibo è irresistibilmente allettante e le molte botteghe suggestive offrono merci insolite e curiose, spesso antiquate, se non proprio antiche.
Nei dintorni del Quincy Market, in un delizioso Antique Shop, che in realtà non era un vero negozio di antiquariato ma vendeva per lo più oggetti di modernariato, vintage e bric-à-brac, ho trovato questa piccola, irresistibile raccolta di ricette di famiglia.
Naturalmente non ho resistito e nel tempo ho anche riprodotto alcune delle classiche ricette trovate nel pacchetto. Quella dei biscotti ai mirtilli rossi, tipica specialità del Massachusetts, è risultata molto interessante.
Si schiaccia con la forchetta una banana matura affettata e si versa in una ciotola.
Si aggiungono: 1/2 tazza di burro di arachidi, 1/3 di tazza di sciroppo d’acero, 1 cucchiaio di estratto di vaniglia, 1 tazza e 1/2 di muesli alla frutta, 1 cucchiaino di cannella in polvere e 3/4 di tazza di mirtilli rossi disidratati.
Si miscelano tutti gli ingredienti e si deposita il composto a cucchiaiate piuttosto distanziate su una teglia coperta di carta forno leggermente imburrata.
Si inforna a 180 gradi per circa 1/4 d’ora.
Meglio lasciar raffreddare completamente i biscotti prima di staccarli dalla teglia, perché sono piuttosto friabili.
Il fatto che manchino burro, uova, zucchero e farina non vi tragga in inganno: sono veri biscotti!
E anche piuttosto buoni, per quanto insoliti, ma è proprio questo a renderli così speciali.
Speciale! Silva che descrizione impeccabile. E’ come sentire una voce narrante che ti racconta una favola. Buoni i biscotti ma presentati così con una loro storia è veramente eccezionale. Bacione Bea
Grazie cara. È vero, anche il cibo ha la sua storia e i nostri ricordi spesso la raccontano.
Si ma tu le racconti come se fosse una favola e chi legge rimane incantato scorrendo le righe sul pc
Grazie di cuore. Un abbraccio Bea.
Quel vialetto è molto romantico, la luce soffusa e le piante danno un senso di lentezza che riposa. Peccato per la bandiera che appare un pò fuori luogo (come tutti i segni di nazionalismo “urbano” secondo me).
Ci sarebbe stato molto meglio il profumo dei biscotti appena sfornati, anche se la macchina fotografica non l’avrebbe colto (per ora..).
🙂
In America ti abitui sai, a vedere la bandiera che sventola ovunque, non solo sugli edifici istituzionali. È parte di ogni scorcio e panorama.
Si, me ne sono accorto ma sinceramente non mi piace molto dal momento che non hanno molto di cui andare fieri visto quello che il governo americano fa in giro per il mondo e anche all’interno.
Mi piace il tuo modo di raccontare i viaggi con l’accompagnamento finale di una ricetta a completare il tutto.
Brava Silva!
Nicola
Grazie Nicola. Entrambi i miei libri hanno questa caratteristica e l’ho trasportata anche nel blog.
Anche a me è successo di avere tra le mani una vecchia raccolta di ricette (anche se di una signora italiana).Non è come sfogliare un libro, piuttosto come entrare in intimità con un nucleo familiare.
Curiosi questi bscotti!
Leggere le ricette amorevolmente raccolte da qualcun altro fa uno strano effetto. A me fa venire voglia di aver conosciuto di persona che l’ha fatto.
I biscotti sono molto particolari, credo siano da provare, giusto per curiosità.
Proprio così. Io ho visto solo una foto di questa bellissima signora e mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa di più.
Proverò i biscotti (senza dire che ci sono le banane).
Fai bene perché non ci si accorge che ce n’è una nell’impasto e poi è comunque una bugia bianca!
È così, fa uno strano effetto.
ma che bello!!!!
Sapore di Massachusetts oggi! Domani invece…
Li trovo molto particolari ma fidandomi di te sono certa siano anche proprio buoni. 🙂
Interessante la raccolta di ricette altrui, un mondo inesplorato dove sono i profumi a condurti per mano ….
Il duo racconto-ricetta lo avevo apprezzato nelle tue pubblicazioni, mi fa piacere leggerlo anche sul blog.
Un bacio Silva
Grazie cara, sto inserendo sempre più spesso questo modo di “narrare” le ricette anche nel blog, sarà che io per prima ho bisogno dei ricordi quest’anno più che in altri momenti…
Buon pomeriggio e felice serata, Affy tornata da me.
Questi cookies “più sani” sono davvero bellissimi *-* comunque, ti abbiamo taggata qui https://ricettedacoinquiline.wordpress.com/2015/10/07/un-tag-al-giorno-toglie-la-noia-di-torno/
Veramente su “sani” ci sarebbe da discutere: nell’impasto ci sono burro di arachidi e sciroppo d’acero!
Siete sempre molto carine a nominarmi per i vostri Tag, dopo guardo se questo è adatto alla mia età!!
Per la frutta potremmo dire di si, ma fanno i finti sani anche loro! Ma lo sciroppo d’acero è quindi una cosa non salutare?? Ciò spiega perchè gli americani siano tutti grassi XD Questo è molto carino 😀
Sia lo sciroppo d’acero che il burro di arachidi sono proprio fra i responsabili dell’obesità di tanti Americani!! Sono entrambi alimenti ipercalorici, ma non conto mai le calorie quando faccio un dolce, piuttosto non lo cucino proprio.
Ah! E io che pensavo fossero alimenti ipocalorici D: ci farò una bella ricerca sopra
non sembrano affatto malaccio questi biscotti.. e dal gusto particolare, almeno per me!
A noi sono piaciuti molto, sai. Sono diversi da come ci si aspetta. Sarebbero da provare per togliersi la voglia di novità!
Straordinario. I mirtilli rossi sono i cranberries?
Sì si sono proprio i cranberries, che in Massachusetts sono comunissimi mentre io li ho comprati all’Ikea la prima volta. Adesso per fortuna si trovano anche al supermercato Esselunga qui a Verona.
Hai voglia si provare questi biscotti? Dovrebbero piacerti. Buona serata Stefan.
Vorrei provarli, però non mi piacerebbe comprare il muesli per farli. Allora prima ci vuole fare il muesli in casa…
A proposito, anche a me piacciono tantissimo le città americane che sono i più europee.
Tu sei bravissimo! Io ho usato un pacchetto di Quaker Cruesli Multi Fruit che ogni tanto mangio a colazione.
A Boston e a San Francisco ci si sente un po’ meno stranieri, è vero, ma sono meno significative di Miami e Los Angeles, per esempio. Ma in fondo io amo tutta l’America che ho visitato!
Che bella la seconda foto Silva, mi fa sognare, la trovo romantica, i biscotti sono buonissimi e il tuo racconto li rende particolari, 🙂 un abbraccio cara, buonanotte e a domani, ❤
Aspettavo te per poi andare a letto!
Boston è una città bellissima e molto facile da visitare e da godere. Questi biscotti sono strani e molto buoni, chissà per chi li faceva la persona che ha raccolto quelle ricette…
Buonanotte Laura, a domani.
Che dolce, lo sai che anch’io aspetto di salutarti, poi chiudo il pc, ❤ Chissa' Silva, li faceva senz'altro a qualcuno che amava tanto, sono troppo buoni, 🙂 baci cara, a domani, ❤
Sono felice di trovarti in formissima e di sentire che la mia voce narrante preferita di viaggi e ricordi non ha esaurito i suoi racconti. La storia dell’acquisto di una raccolta di ricette di famiglia è particolarmente toccante, per chi come noi è appassionato di cibo. Questi biscotti sembrano deliziosi, tra l’altro perfettamente in linea con i miei dolci naturali, quindi, ti rubo la ricetta 🙂
Un abbraccio e a presto!
Bentornata Angiola. Ne ho raccontate di ricette durante la tua assenza…
My mouth is watering looking at these delicious cookies.
Grazie Anna!
My pleasure, Silva. Have a great weekend.
Silva che meraviglia!!! Lo stesso effetto che Boston ha fatto anche a noi, l’abbiamo anche noi trovata una città europea, ma la fortuna di trovare una raccolta di ricette è davvero enorme!!!!
Diligentemente copiata ! Un abbraccio
Grazie! Ovunque vado cerco sempre dei souvenir legati alla cucina, o alla casa comunque, e qualche volta mi va meglio di altre!
A Boston poi, che è una città da girare tranquillamente a piedi, si trovano delle chicche deliziose.
Ricambio l’abbraccio.
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