Questa è la stagione perfetta per le gite in battello.
Prima di chiudere la casa del lago, raggiungiamo almeno una volta Riva del Garda in battello, partendo da Salò ed è un’esperienza bellissima.
Navigare sul lago a noi piace molto, ma non sempre ci prendiamo tutta la giornata per questo tipo di svago.
Non abbiamo una barca ma ogni tanto andiamo a mangiare un gelato o a bere il caffè attraversando il lago.
Dunque, lasciamo l’auto a Desenzano e prendiamo l’aliscafo per Sirmione: è un modo molto più agevole e affascinante di raggiungere questa storica, splendida località anziché viaggiare sulla provinciale.
Ma tornando a Riva del Garda, gita che richiede tutta la giornata, nonostante si affacci sull’acqua come i nostri paesi della sponda Veronese e Bresciana, è inconfondibilmente una cittadina pedemontana, con caratteristiche architettoniche e gastronomiche tipicamente trentine.
Si mangiano gelati e dolci favolosi nelle pasticcerie della piazza principale e adesso si possono acquistare funghi freschissimi e frutti di bosco dolci e saporiti in vecchie botteghe delle suggestive stradine interne.
Se ne comprate tanti, potreste fare anche voi, una volta a casa, questa magnifica pie: un vero trionfo di sapori.
Nel vaso del food processor si versano 300 gr di farina 00, 120 gr di burro molto freddo a pezzettini, 2 cucchiai di zucchero a velo, 2 cucchiai di aceto di mele, 100 ml di latte e una bella presa di sale.
Si frulla fino a che le briciole che si formano per prime non accennano a diventare una palla.
Si toglie l’impasto dal vaso e si fa riposare in frigorifero avvolto nella pellicola: si deve intravedere ancora il burro.
Nel frattempo si fanno saltare in padella 300 gr di frutti di bosco (lamponi, mirtilli e more) con 50 gr di zucchero di canna e il succo di 1/2 limone.
Si aggiungono 2 cucchiai di maizena miscelati a 2 cucchiai di sciroppo di granatina, si toglie il tegame dal fuoco e si fa intiepidire.
Si riprende la pasta, si divide in due e si stende col mattarello senza manipolarla troppo. Con metà si fodera una tortiera ben imburrata, si punzecchia il fondo e si versa il composto di frutti di bosco.
Si copre con l’altra metà e si sigillano bene i bordi aiutandosi con una forchetta.
Si spennella tutta la superficie con il latte e si spargono sopra 75 gr di zucchero semolato.
Si inforna a 180 gradi per 40-45 minuti e si sforma solo quando si è raffreddata.
Ho già utilizzato questa pasta con l’aggiunta di latte e aceto di mele soprattutto per le crostate, ma devo dire che è perfetta anche per questa pie.
Ciao Silva, devo dire che mi tenta molto questa torta, ho due domande, posso sostituire i frutti di bosco con ma marmellata di frutti di bosco ?
Seconda domanda: non conosco lo sciroppo di granatina ?
Un abbraccio
Ciao Sabrina, purtroppo no, marmellate e confetture non sono adatte come farcia delle pie perché troppo “liquide”. Quando si tagliano le fette esce tutto il ripieno e si spande nel piatto e non resta che il guscio di pasta. Come vedi dalla foto, succede anche con la frutta che comunque è più compatta! Ma perché non hai voglia di usare la frutta vera? Puoi eventualmente scegliere solo le more o i mirtilli per esempio.
Lo sciroppo di granatina (il più conosciuto è quello della Fabbri) si usa per le granite, come quello di amarena per intenderci, ma essendo a base di frutti di bosco da a questo ripieno una nota molto armoniosa e profumata.
Ricambio l’abbraccio.
Ok, vada per la frutta, ho un’ottima marmellata di mirtilli, comperate in Trentino quest’estate, la userò per la crostata. Ti faccio sapere, un abbraccio
devo provare questa pasta che mi pare una brisèe arricchita. Per frutti di bosco mi dovrò accontentare di quelli di S.Orsola comprati dal fruttivendolo di pianura. Ma sono buoni e poi vengono dalla val dei Mocheni!!
La pasta viene una meraviglia: molto friabile. I frutti di bosco vanno bene tutti. Io in genere li compro in città e non ho idea della provenienza! Certo è molto affascinante l’idea di comprarli direttamente in Trentino, dove li chiamano “piccoli frutti” e non frutti di bosco, ma non credo sia fondamentale.
Interessante l’impasto diverso. Belle foto!
Grazie. L’impasto con latte e aceto è molto friabile, molto adatto alle torte ripiene o alle crostate.
Come è venuta la mia Torta gianduia allora?
La torta è stata un gran successo. Alla fine ho solo usato l’idea di aggiungere nocciole.
Per me non era molto friabile, però non ho seguito la tua ricetta esattamente.
Ho fatto una crostata con frutti di bosco, e era deliziosa.
A me pare sia venuta molto bene, escluso un po’ di disordine nelle strisce della griglia…
Forse le mie dosi sono per una pie, quindi nella crostata la parte sotto è un po’ più spessa di come dovrebbe.
Mi era avanzato parte dell’impasto.
Che luoghi meravigliosi! *-* e la pie è magnifica quanto i posti!
Grazie! Verona è realmente in una posizione privilegiata: in meno di mezz’ora dal centro possiamo essere al lago o in montagna. E in circa un’ora e mezzo perfino al mare!
E già di per sè Verona è meravigliosa!
Che posti stupendi Silva, questo dolce che ci hai proposto lo adora mia figlia, sembra la torta di Nonna Papera 😀 dove io metto mele e cannella, ma con i frutti di bosco devo dire che e’ buonissima, mentre nell’impasto provo a mettere l’aceto di mele, io in genere uso l’acqua fredda, un abbraccio cara, buon weekend, tanti baci ❤
L’acqua fredda va benissimo infatti, ma latte e aceto creano una vera magia e la pasta diventa friabile come la vera sfoglia.
Anch’io faccio la classica torta di mele di nonna Papera, figurati se me la lascio scappare, ma questa è più di stagione: infatti a settembre andiamo sempre a comprarci un sacco di frutti di bosco in Trentino.
Ma è solo una scusa per fare una gita perché mirtilli, more, lamponi e fragoline di bosco ci sono perfino all’Esselunga!
Felice weekend anche a te e buona notte, Laura.
Mi hai fatto venire voglia di farla, penso che i frutti di bosco del Trentino sono favolosi, io in genere li compro freschi perche’ quelli surgelati hanno meno sapore, un abbraccio tesoro, buon weekend, ❤
Sì, anch’io assolutamente sempre freschi anche perché quelli congelati rilasciano troppa acqua! Nel reparto frutta dei supermercati migliori comunque ormai si trova davvero di tutto.
Pensavo: sai come ti divertiresti Laura a fare il giro del Lago di Garda in moto!
Bellissimo il giro in moto al Lago di Garda, sono posti stupendi, baci cara, buona serata, ❤
L’aggiunta dell’aceto non l’avevo mai sentita ma la cosa mi intriga molto. Devo provarla.
Rende la pasta friabilissima.
Silva è bellissimo questo tuo modo di presentare le ricette. Ricette succulente che si mascherano dietro paesaggi bellissimi. Ma questa gita non dovevamo farla insieme? Che peccato Silva, tocca rivederci 🙂 e nel caso mi preparerai questa torta. Tra le mille ho scelto questa perché adoro i frutti di bosco. Baciooo
Grazie Bea. Ho continuato anche nel blog il mio modo di scrivere i libri di ricette abbinate a viaggi, ricordi e storie di vita.
Un dolce ai frutti di bosco? Si può fare!
Buona serata, bacio anche a te.
Beautiful photos and yummy pie!
Grazie molte, Anna.
My pleasure, Silva! Have a great week ahead. 🙂
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