Adoro la cucina francese.
Sarà per via di quella parentela a cui ho già accennato, o delle frequentazioni durante gli anni vissuti in campagna, oppure del fatto che la cucina francese è davvero eccellente, fatto sta che quando ho la fortuna di trascorrere qualche giorno oltre confine, mi diverto a sperimentare sempre qualche nuovo piatto e a portarmi a casa la relativa ricetta.
Nella scelta di come nutrirmi in Costa Azzurra, per esempio, sono molto democratica: ceno con gioia in ristoranti prestigiosi e pranzo con altrettanto entusiasmo con un’insalata o un “pan bagnat” in localini semplici consigliatimi da chi vive lì.
La “fougasse garni” è una rustica scoperta piuttosto recente e non potevo resistere oltre senza condividerla.
Si soffriggono con una noce di burro 2 cipolle bianche tritate, si sala appena e quando si sono imbiondite, si aggiungono 3 salsicce (tipo luganiche, trevigiane o mantovane) private della pelle e tagliate a rondelle.
Si lasciano insaporire e si completa la cottura unendo 2 foglie di salvia tritate.
Si fanno intiepidire e si tengono da parte.
Si tagliano a cubetti 2 pomodori ramati privati dei semi e della pelle
Si setacciano 350 gr di farina, si fa la fontana, si aggiungono un pizzico di sale, 2 cucchiai di olio, 1 bustina di lievito di birra liofilizzato e qualche cucchiaiata di acqua tiepida, da aggiungere poca per volta per ottenere un impasto elastico e omogeneo.
Si lavora a lungo, poi si stende la pasta con il mattarello dandole una forma tonda. Deve essere alta circa 1/2 cm.
Se ne copre metà con il composto di cipolle e salsicce, lasciando libera l’altra metà e un bordo di un paio di centimetri.
Si cosparge col pomodoro a cubetti e si dividono sopra a ciuffetti 2 cilindretti di formaggio caprino.
Si sala e si insaporisce con una macinata di pepe. Si completa con una cucchiaiata di olive nere tagliate a metà e denocciolate e si copre con l’altra metà del disco di pasta.
Prima di quest’ultima operazione si praticano dei tagli simmetrici in diagonale per far uscire il vapore in cottura (che rappresentano la caratteristica della fougasse) e poi si sigillano i bordi della “mezzaluna” che nella forma ricorda un maxi panzerotto.
Si spennella d’olio, si cosparge di aghi di rosmarino e si spolverizza con una cucchiaiata di parmigiano grattugiato.
Si inforna a 160 gradi per circa mezz’ora e la fougasse è pronta per essere assaggiata.
Questa è la versione “garni” mentre quella semplice, senza il ripieno, che si acquista dal fornaio, ha la forma di una foglia di filodendro e si mette in tavola con il pane.
Che meraviglia Silvia, tu sai come soddisfare vista e palato anche con piatti poveri. Un caro abbraccio Bea
Grazie Bea. Questo l’ho imparato non solo dai Francesi ma anche nel nostro Sud e appena posso lo metto in pratica!
Wow, ma è meravigliosa *-*
E anche squisita!
Non conoscevo questa ricetta francese, e spesso mio zio porta un sacco di robe strane da lì!
La fougasse è un tipo di focaccia croccante fuori e morbida dentro, condita con olio e sale, che si mangia un po’ in tutta la Francia ma è di origine Provenzale. Si può arricchire come la mia o consumarla al naturale come fosse semplice pane.
La tua è molto più intrigante XD
Che bella!
Grazie.
Bella e immagino ottima.
È così.
Mamma mia……che acquolinaaaaaa
Eh sì, la fougasse fa questo effetto!!
Silva e’ fantastica, ah la France!! La focaccia rustica e’ davvero molto buona ma devo dire che con il ripieno che ci hai proposto e’ di una bonta’ unica!! La faro’ la prossima volta al posto della pizza, sono sicura che piacera’, ogni tanto io cambio e nessuno si lamenta mai, 😀 baci tesoro, ti abbraccio tanto, tantissimo, ❤
Lo sai quanto mi piace la cucina francese e quanto bene in fondo conosco soprattutto la Provenza e la Costa Azzurra! Dunque le ricette di quelle zone mi affascinano e mi invitano alla prova ed ecco il risultato.
C’è un fornaio a Juan Les Pins che sull’insegna ha scritto JEAN LE PAIN, che si pronuncia uguale al nome del paese ed è molto divertente. Vende delle fougasse incredibili, anche solo con le olive, che sono fantastiche. L’ultimo giorno di vacanza me ne porto sempre a casa un sacchetto perché durano qualche giorno.
Adesso sai tutto. Buonanotte cara, a domani.
Ma come faccio a dormire pensando a quelle focacce, 😀 Non so perche’ ma mi sembra di aver gia’ sentito quella tua storia delle fougasse, 😉 baci tesoro bello, ti adoro, buonanotte, ❤