Questa è la ricetta di una torta farcita senza tempo e senza stagione.
L’origine è inconfondibilmente siciliana comunque, ma è talmente, assolutamente divina da essere diventata internazionale!! L’ho infatti assaggiata la prima volta ad una festa ai piedi dell’Etna e ritrovata con sorpresa e gioia in Svizzera.
Molti anni fa un amico catanese ci aveva accompagnati alla festa di San Rocco di Linguaglossa, dove sotto l’albero della cuccagna abbiamo assistito alla corsa con i sacchi e a molti altri giochi popolari, come se il tempo si fosse fermato qualche secolo indietro.
Abbiamo mangiato il falsomagro al sugo e insieme ai mastazzoli una fetta di incredibile torta al pistacchio, che nonostante le molte altre vacanze in Sicilia, non avevo più avuto occasione di gustare.
Molti anni dopo in occasione di una delle visite annuali per gli acquisti del negozio al Salon International de la Haute Horlogerie di Ginevra, mentre bevevo un delizioso café viennois ho riconosciuto, nella vetrina davanti al banco della pasticceria, la stessa torta di Linguaglossa.
È stato un po’ come partecipare a “Carramba che sorpresa” perché ho parlato con il proprietario e lui mi ha fatto conoscere suo padre, per scoprire che la famiglia era originaria di Zafferana Etnea e aveva portato in Svizzera molte delle deliziose tradizioni siciliane in fatto di dolci. Pensate che nonostante vivessero nel Paese del cioccolato, quello per i loro dolci se lo facevano mandare da Modica.
Incredibilmente, la ricetta l’ho rubata lì.
Si prepara il guscio esterno del dolce con 250 gr di burro a temperatura ambiente, 175 gr di zucchero, 2 uova intere, 50 gr di farina di mandorle, 30 gr di cacao amaro, 350 gr di farina setacciata, 1 pizzico di sale.
Si impasta velocemente, si avvolge nella pellicola e si mette in frigorifero per almeno mezz’ora.
Intanto si prepara la crema al pistacchio per farcire la torta. Si può utilizzare il food processor inserendo nel vaso 150 gr di burro morbido, 150 gr di zucchero, 4 uova, 150 gr di farina di mandorle, 75 gr di pasta di pistacchio (oppure 100 gr di pistacchi pelati leggermente tostati in forno e tritati) e 30 gr di farina 00.
Si frulla finché il composto non diventa uniforme e omogeneo.
Si preleva la pasta al cacao dal frigorifero, si divide in due e con un po’ più di metà si fodera una tortiera, bordo compreso, leggermente imburrata.
Si bucherella con una forchetta e si farcisce con la crema al pistacchio.
Si stende con il mattarello l’altra metà scarsa di pasta e si copre la torta sigillando bene i bordi.
Si inforna a 180 gradi per 30 minuti, poi si abbassa a 160 gradi e si prosegue la cottura per altri 15 minuti.
Mentre cuoce, si prepara una golosa copertura setacciando in un pentolino 100 gr di confettura di lamponi per eliminare i fastidiosi semini, e si scioglie a fuoco dolce con 1 bicchierino di rum e una tavoletta di cioccolato fondente da 50 gr grattugiata.
Quando si sforna, mentre è ancora calda, si spennella la torta con lo sciroppo di confettura, cioccolato e rum e si copre tutta la superficie con granella di mandorle e pistacchi tostati.
È un dolce irresistibile: morbido, burroso, con una piacevole consistenza data dal ripieno e una golosa copertura al cioccolato.
Non posso dire che quello mangiato in Sicilia fosse uguale a quello di Ginevra, ma erano entrambi notevoli… come il mio!
Complimenti!
Grazie Simona, lo dicevo ieri che ero fra quelli che riaccendono il forno!
L’avevo immaginato che avevi già infornato!
Una meraviglia!
Grazie Laura. È davvero una torta molto golosa!
Silvaaaa!! Io ingrasso solo a guarare la foto. Mnnaggia!!! Bacio Bea
Lo so, sono terribile! Bacio anche a te!
Ma dai, c’è solo un po’ di burro 😉
Sei terribile Stefan!
Ma questa torta è troppo bella!
Grazie! Ed è buona quanto bella!
Infatti va provata assolutamente!
E’ fantastica Silva, ti e’ venuta una meraviglia, la faro’, segnata, io il forno non l’ho ancora acceso, sabato, forse, 😀 baci tesoro, buona serata, voglio una fett.. ina, 😀 ❤
Sai cosa la rende così gradevole e attraente? Soprattutto il colore, ma poi è buona sul serio!
Felice serata anche a te.
Tutto e’ buono da te, baci tesoro, ❤
Grazie, grazie, grazie. Un abbraccio, Laura.
❤ ❤ ❤
Oltre ad essere una bella torta deve essere anche buona,complimenti!!
È pura delizia! Non è che i dolci siano proprio la mia passione, ma ce n’è qualcuno al quale non so resistere, la torta “svizzera” è uno di questi.
Due gusti per un risultato sublime, brava Silva!
Grazie Ines! Com’era quella pubblicità? Two gust is mei che one!!
Che golosità! Devo assolitamente farla. Comprerò la pasta di pistacchio in Italia per ottenere il colore stupendo.
Sono d’accordo: devi farla!!
Ciao Silva, complimenti come sempre, proverò sicuramente a realizzarla, poi il tocco finale dalla copertura con marmellata cioccolato e rum, è proprio il caso di dire che è la ciliegina sulla torta.
Grazie Sergio. È un piacere sentirti dopo tanto tempo!