Piatto unico: riso e gamberi in barba a Donna Letizia

In generale, quando ero molto più giovane e facevo un invito a cena, mi ispiravo ai suggerimenti di quella straordinaria Donna Letizia* che scriveva sulle pagine di Grazia e rispondeva con eleganza e ironia ai quesiti delle nuove aspiranti “vere signore” nella sua rubrica.
Qualcuno di voi se la ricorderà. È stata un vero mentore per le giovani che muovevano i primi passi nel mondo del comportamento a tavola e nei rapporti sociali sia come ospiti che come anfitrioni.
Chiunque fosse in difficoltà nell’organizzare una cena o un cocktail (magico evento ormai in disuso) o nello scegliere l’abito adatto alla circostanza, poteva inoltre consultare il suo libro/manuale Il Saper Vivere.
E dunque forte di questi insegnamenti e dell’esperienza familiare, nei primi anni di matrimonio mi attenevo scrupolosamente alle regole di rigoroso bon ton dell’epoca e servivo a cena la perfetta sequenza delle portate come era suggerito… di più: imposto dalle consuetudini.
Per fortuna poi mi sono data una scrollata e più sicura, più matura, con una gran voglia di autonomia, un gran desiderio di sperimentare, di saperne di più, di sdoganarmi dal “vecchio stile” ho iniziato un percorso che pur nel rispetto delle buone maniere, riserva qualche gradevole sorpresa e consente vie più semplici e agevoli.
Per esempio ho cominciato ad adottare i Piatti unici anche in occasione di cene formali.
Lo so, sarei stata criticata pesantemente da Donna Letizia, ma me ne assumo la responsabilità e condivido con piacere questo splendido Riso e gamberi non convenzionale.

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Si fanno bollire in acqua salata 500 gr di riso Basmati, prima sciacquato e nel frattempo si prepara il sugo di gamberi.
Si sgusciano 1200 gr di code di gamberi, si eliminano i fili intestinali, si sciacquano e si asciugano.
Si tritano 100 gr di scalogni e si fanno imbiondire con 40 gr di burro.
Si aggiungono i gamberi, si sfumano con 1 bicchierino di cognac e 1/2 bicchiere di vino bianco in cui è stato sciolto 1 cucchiaio di curry. Si regolano di sale e pepe bianco, si insaporiscono con 1 pizzico di peperoncino in polvere e si cuociono rapidamente.
Quando sono dorati si aggiungono 250 ml di panna fresca e la buccia grattugiata di 1 limone. Si fa riprendere il bollore e il sugo ai gamberi è pronto.
Si scola il riso, si condisce con burro fuso, succo di limone, mandorle tritate e pepe alla creola, quello multicolore.
Si distribuisce sul piatto da portata e sopra si versa l’intingolo di gamberi coprendolo completamente.
Si serve caldissimo.

Come dicevo, questo è senza dubbio un piatto unico, ma elegante e saporito che non sfigura come portata principale dopo un ricco antipasto e prima di un goloso dessert, con buona pace di Donna Letizia.

* Donna Letizia era lo pseudonimo di Colette Rosselli, illustratrice, pittrice, scrittrice, laureata in Lingua e letteratura Francese, indiscussa e raffinata signora dei salotti romani, sposata con Indro Montanelli.

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27 thoughts on “Piatto unico: riso e gamberi in barba a Donna Letizia

  1. Eccole le mie adorate code di gamberi … 😉
    Convengo e Donna Letizia mi perdonerà che i piatti unici non sfigurano affatto! Sono pratici e risolvono egregiamente pranzi e cene.
    Questo risottino mi fa gola inutile negarlo (sono un’amante dei risotti) con quelle mandorline poi è una prelibatezza 🙂
    un bacione
    Affy

    • Io non sono certa che Donna Letizia mi perdonerà, ma dalla fine degli anni Sessanta ad oggi mi sono presa molte responsabilità in cucina!
      Hai visto che figurone anche questa volta le “nostre” code di gambero?!
      Buona serata cara, grazie.

    • No, no Manuela, si lessa il riso, si scola e si condisce (come ho suggerito o a piacere), si versa in una pirofila e si tiene al caldo, coperto perché non si asciughi troppo. Si completa con uno strato molto generoso di gamberi con il loro intingolo e si serve subito.
      Grazie come sempre per il consenso!

  2. Questo piatto lo prendo come un regalo per me 🙂
    Adoro il riso Basmati e i gamberi… sarà di certo un piatto unico da provare e mi sembra anche relativamente semplice da preparare.
    Sorrido, pensando ai miei inizi in cucina… ho consumato libri di cucina per non deludere le aspettative di un marito “molto ben abituato”, ma ben presto ho compreso che ogni “cuoca”, o aspirante tale, deve mettere del suo per rendere speciale un piatto, anche quelli più tradizionali, e usare molta fantasia. Ognuna ha le sue ricette segrete, in barba e baffi a libri e libretti. Allora c’era donna Letizia, ora le varie Parodi o Clerici… ma poi, alla fine, l’amore per la cucina lo si deve avere dentro, diversamente ed inevitabilmente pasticci, intrugli e “la solita minestra” non potranno che essere i soli cavalli di battaglia delle poco amanti dei fornelli.

    • È proprio così. Infatti la stessa ricetta ha sempre qualche piccola differenza a seconda di chi la prepara, si tratta di sfumature, ma l’individualità dei cuochi viene sempre fuori!
      Questo piatto è molto profumato e deliziosamente saporito, provalo così come l’ho descritto e la volta successiva mettici del tuo!
      Grazie della visita. Ti abbraccio.

  3. E’ buonissimo Silva, sai che leggevo anch’io Grazia, Amica, Cosmopolitan ma di Letizia non mi ricordo, 😀 tu rendi ogni ricetta un successo, e’ questa la differenza, ti adoro, buonanotte cara, che giornata qua, ha piovuto tanto, ma che due gamberetti, 😀

    • Donna Letizia dispensava le sue inflessibili regole di galateo negli anni Sessanta, quando probabilmente tu eri troppo piccola per interessarti ai suoi consigli!! Era un guru del bon ton di allora e indicava esattamente il numero di posate da mettere in tavola quando si apparecchiava, il colore della tovaglia, la sequenza delle portate e anche la lunghezza della gonna dell’abito adatto alla serata!
      Non mi avrebbe mai perdonato di aver servito un piatto unico nel corso di una cena formale, lo so, ma i tempi sono cambiati per fortuna e adesso si può essere più liberi e fantasiosi.
      Piove a sprazzi anche qua in questi giorni, è proprio un clima monsonico, quasi tropicale. La notte però si dorme perché fa più fresco della settimana scorsa.
      Ciao cara, a domani, buona notte.

      • Una bimba, ma io piu’ o meno sono diversamente giovane (come dice Melody), come te! Ma non me la ricordo, comunque tu eri gia’ propensa alla cucina e alla mise en place io invece avevo mia mamma che ci pensava, in quel periodo ero una scappata di casa 😀 baciotti tesoro, vengo a vedere cosa hai postato oggi, poi esco, oggi giornata di spese, 🙂 tvb, ❤

      • Io mi sono sposata nel 1969 e dunque facevo le “prove tecniche” già da qualche anno! A quell’epoca Donna Letizia era maestra di bon ton come Lisa Biondi di cucina.
        Oggi ho postato la pasta al limone con le capesante scottate al Cognac: queste sì che sarebbero piaciute a Donna Letizia!

      • Fantastica sei tu Silva! Lisa Biondi, forse ho un libro, puo’ essere? 🙂 , devo andare a vedere nella libreria al piano di sotto! Arrivo subito a vedere il post di oggi, baciotti cara, ❤

  4. di donna Letizia ho un paio di libri e a volte li rileggo , sorridendo ma anche con un pizzico di amarezza per quante cose sono cambiate. lei non avrebbe mai permesso un tovagliato plastificato, l’acqua minerale direttamente nella bottiglia di vendita e tanto altro.
    Questo sugo di condimento è molto simile a quello che hai già proposto per gli scampi e che io ho provato coi gamberi: confermo la squisitezza.

    • Io sono diventata adulta con questi insegnamenti, Marirò, e grazie a lei e alle abitudini di famiglia devo dire che metto cura e attenzione anche quando preparo un’insalata per due, come la Cobb rivisitata che ho postato oggi, ma ovviamente soprattutto se faccio un invito! Concordo che ormai in alcune cose è superata, ma come galateo di base i suoi suggerimenti sono sempre validi.
      Il sugo a cui ti riferisci è quello con gli Scampi alla Parigina? Sì, si somigliano se non per alcune sfumature nella scelta del sapore di fondo, ma i crostacei vanno più o meno trattati tutti allo stesso modo per rendere al massimo.
      Buona serata, cara, grazie di essere passata a salutarmi anche oggi, mi fa molto piacere.

  5. La mitica signora Montanelli! donna Letizia appunto, ho seguito i suoi dettami da giovanissima quando le mie ambizioni erano anche quelle di diventare una perfetta padrona di casa! Oggi che ho seguito il mio percorso la ricordo con tanta tenerezza ed altrettanta ammirazione!
    Il riso speciale….come sempre!

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