Giornata grigia, giornata malinconica nella quale ascoltare Love me tender e Falling in love with you riempie di tristezza e di dolcezza.
Ma questo è un blog di cucina, dunque anche le canzoni di Elvis che stamattina mi fanno compagnia, dovranno farci pensare al cibo!
Il “Fool’s Gold” è un sandwich che sta a metà tra una leggenda metropolitana e una ricetta storica.
Pare infatti fosse il preferito di Elvis Presley, che ne era ghiottissimo e addirittura in più di un’occasione volò col suo aereo privato da Memphis a Denver per mangiare l’originale creato dall’allora giovane cuoco Nick Andurlakis del ristorante Colorado Mining Company.
La ricetta autentica, stando alle cronache dell’epoca, prevede l’uso di una pagnotta tipo pane-piuma di almeno 30 cm, 1 intero vasetto di burro di arachidi, 1 vasetto completo di gelatina di uva spina, 100 gr di burro e 1/2 kg di bacon.
Ci sono diverse testimonianze sul fatto che Elvis lo mangiasse tutto da solo, mentre queste dosi sono calcolate per 8-10 persone.
Fin qui la storia vera dell’originale Fool’s Gold.
Non si sa come dal 1967 la ricetta è arrivata fino a noi drasticamente modificata. Non so se qualcosa si è perso “in translation”, oppure si tratti di una libera interpretazione, o ancora di un modo di aggirare la difficoltà di reperire in Italia la gelatina di uva spina, o magari del suggerimento di cardiologi e dietologi.
La versione che amo comunque, perché nell’immaginario collettivo dei fans italiani è il Sandwich di Elvis, è questa.
Si tostano leggermente 2 fette di pancarrè.
Si rendono croccanti al microonde, sulla piastra o in padella antiaderente 4 fette di bacon.
Si affetta in senso longitudinale 1 banana.
Si spalma con qualche cucchiaiata di burro di arachidi la prima fetta di pane, si copre con il bacon, ci si appoggia sopra la banana a fette e si completa con la seconda fetta di pancarrè, anche questa abbondantemente spalmata di burro di arachidi.
Chissà se a Elvis questa versione sarebbe piaciuta… a me francamente non tanto, ma confesso che quando ero giovane fingevo di adorare questo sandwich solo per amore dell’indimenticato e indimenticabile Re del Rock ‘n Roll, che l’8 gennaio scorso avrebbe compiuto 80 anni.
Silva, che sandwich! Il pane piuma mi incuriosisce…
Ho voluto condividere quello che per me è un ricordo adolescenziale per puro amore del grande Re del Rock!
Il pane piuma dovrebbe essere un pane morbidissimo senza crosta,se non erro,adoro Elvis e tutte le sue canzoni,sapere che da solo riusciva a mangiare un sandwinch è fantastico come lo era lui,complimenti Silva 🙂
Il “pane piuma” è una pagnotta leggerissima e soffice che io non sarò mai in grado di fare ovviamente, ma che trovo nei panifici artigianali ed un pane adattissimo ai sandwich di ogni tipo.
Questo, tanto amato da Elvis Presley, è una bizzarria gastronomica che magari non è il caso di assaggiare, se non in un momento di grande malinconia…
Complimenti Silva, i tuoi sandwich sono UNICI, gnam gnam
, da leccarsi i baffi. Buon Sabato<3<3<3
Ciao Manuela, stamattina ero così malinconica che ascoltare le canzoni di Elvis Presley deve avermi fatto male! Non so se in un altro momento avrei mai postato questa “ricetta”! Comunque fa parte della storia moderna in fondo e gli appassionati del Re come me l’apprezzeranno. Spero.
Buon fine settimana.
Certo ottima!!!, io poi adoro l’America con tutto ciò che contiene, gli americani i sandwich i suoi cantanti… del passato e i nuovi, le sue tradizioni, l’eccentricità l’originalità, il senso di libertà, chi più ne più ne metta…viva ai i tuoi sandwich!!! bacio
Se dico che Elvis mi dice poco immagino di bestemmiare! Comunque il suo super panino è curioso. Spostarsi in aereo per andare a mangiare l’originale è un pochino da parvenu, ma visto che se lo poteva permettere….. La tua versione moderna è altrettanto curiosa, io abbino raramente le banane ai cibi salati! Comunque ha un bellissimo aspetto.
In quanto a raffinatezza… Elvis Presley era chiamato anche Hillibilly Cat, oltre che The Pelvis, ma ci sono sempre passata sopra!
Lo sfarzo di cui si è circondato non appena ha potuto permetterselo, pare fosse una rivalsa alle ristrettezze in cui era vissuto prima di diventare famoso, dunque anche gesti come quello che ho citato nel post, per lui devono aver avuto una certa logica!
Il sandwich è strano, in entrambe le versioni. Volevo solo ricordarlo, non proporlo.
Hai fatto molto bene. Direi che si può anche proporre. Come curiosità perlomeno!
In una serata a tema magari!
Bella la storia legata al panino del mitico Elvis, un post davvero interessante oltre che ingolosente!
Grazie. Elvis Presley è sempre stato la mia passione. Nei miei viaggi in America non ho visitato Graceland a Menphis in Tennessee, solo perché ancora mi manca il Sud: Louisiana, Georgia, Alabama, Virginia, Carolina eccetera!
Ho comunque molte “memorabilia” e come vedi perfino la ricetta di questo sandwich!
Buon week end.
Che delizia!!! Curiosa di questo pane…buon sabato
Grazie. Scriverò qualcosa di più su quello che ho chiamato pane piuma, che ha incuriosito anche altri followers.
Felice fine settimana anche a te.
Se non avesse mangiato tanto male, e in tali quantità forse ci sarebbe arrivato davvero a 80 anni e sarebbe stato tutto un’altra storia (della musica). Ti dico sinceramente che il panino originale mi ha sempre disgustato perchè io sono contro il mix dolce e salato estremo. Qualche piccola sfumatura di dolce nel salato, o viceversa, la accetto ma lo zuccero nella carbonara non ce lo vedo… eh eh eh
🙂
Capisco e concordo Emanuele. La moderazione, l’accenno, i sottintesi, le allusioni funzionano bene anche in cucina…
Ciao Silva seguo da qualche tempo il tuo blog e lo trovo davvero bello! Proponj sempre delle ricette originali e questo sandwich non è da meno! Gustoso e con una grande storia alle spalle! Da provare senza dubbio! Un caro saluto, Simona
Grazie Simona, benvenuta. Sei molto gentile e mi fa piacere che trovi bello il modo in cui “racconto” le mie ricette. Hanno davvero tutte una storia!
Ti abbraccio.
Condividiamo lo stesso giovanile amore per Elvis (le sue canzoni e la sua voce sono ancora oggi insuperate) ma, alla mia età, un delizioso sandwich del genere è off-limits!
Grazie comunque per il ricordo storico della ricetta.
Un cordiale saluto a te e famiglia.
Nicola
Caro Nicola, la fascia di età è la medesima dunque anche per me questa non è che una ricetta della memoria! Ma mi faceva piacere rispolverarla e condividerla. Oggi faccio un post con un’aggiunta esplicativa, per continuare a ricordare Elvis e quello che ha rappresentato nella mia adolescenza e giovinezza… con un po’ di nostalgia.
Sono felice della tua visita di oggi, grazie. Un abbraccio a te e a Chicca.
Buonissimo il pane-piuma e il tuo sandwich, io sono golosa, ti ho detto tutto, sono bellissimi i ricordi, Elvis e’ un mito, un abbraccio cara, buona domenica sera (ieri ho avuto una bellissima seratina con il mio maritino, ❤ ) e buon inizio settimana, ❤
Evviva, sono felice per voi. Noi invece abbiamo dovuto rinunciare a un progetto e mi sono un po’ avvilita. Andrà meglio la prossima settimana. Così mi sono consolata con Elvis Presley e le sue pessime abitudini alimentari. Oggi ho pubblicato un secondo post con qualche foto relativa alla storia del Fool’s Gold, giusto per chiudere l’argomento. Guardalo tesoro, ci sono anche i ricordi di Elvis comprati in America.
Buona serata Laura, a domani. Un abbraccio.
Grazie Silva, mi dispiace della tua rinuncia, spero che tu riesca a fare quello che desideri, ❤ vado a leggere il post di oggi, baciotti tesoro, a domani, buonanotte!
L’ amoreperil GRANDE ELVIS è tanto……mai suoi sandwich proprio no!!!!!
Un abbraccio Silva
Ahimè, qualche pecca ce l’aveva perfino lui, non si può dire certo che fosse un raffinato gourmet!