Quando il 16 marzo ho postato le verdure ripiene al forno tipiche di Nizza, avevo quasi promesso a Crendina e a The Master of Cook, che avrei fatto anche i “bignè di sardine” alla Provenzale appena si fossero potute tenere le finestre aperte per arieggiare la cucina, perché queste sardine fritte in pastella puzzano un bel po’.
Il risultato sarebbe dovuto essere come quello della foto: delle vere frittelle gonfie e croccanti di sardine diliscate e private della testa, avvolte nella pastella che mi ha suggerito lo chef.
In realtà nonostante avessi preparato la pastella secondo le sue indicazioni, a me sono venute così diverse che sono stata in forse per giorni prima di decidere se mostrare il mio risultato, poi ho deciso di prendermi le mie responsabilità…
Eppure mi pareva di aver seguito tutti i passaggi per bene.
Ho mescolato in una ciotola 100 gr di farina 00, 50 gr di maizena e 1 pizzico di sale.
Ho aggiunto 1 bicchiere di birra e 2 albumi montati a neve. Li ho incorporati con delicatezza e ho fatto riposare la pastella per mezz’ora al fresco.
Ho sciacquato le sardine che il pescivendolo aveva già eviscerato e privato della lisca centrale e della testa, le ho asciugate e le ho immerse nella pastella una per volta (erano circa 400 gr all’acquisto) per poi tuffarle nell’olio di arachidi e toglierle col ragno non appena erano dorate.
L’errore in parte è stato mio che non ho richiuso le sardine prima di passarle nella pastella ma le ho fritte aperte, d’accordo, ma la pastella come mi è stata suggerita non è la stessa di quelle nizzarde.
Buonissime comunque anche la mie se le mangiate calde, bisogna infatti tenerle nel forno tiepido a mano a mano che sono fritte, e una volta tanto perfino spruzzarle di limone, però… ho comunque un’altra ricetta per una pastella favolosa con cui preparare i bignè di gamberi.
Vedrete che mi farò perdonare!
Ho riso! 😀 Io in difficoltà in cucina non riesco proprio ad immaginarti però …
Ti farai perdonare? Ma tu sei già perdonata perchè le tue frittelle non sono seconde alle altre … sono diversamente assemblate, hanno il guizzo dell’artista! 😉
E comunque sarà anche insopportabile l’odore che si forma in cucina ma la loro bontà supera tutto!
Un bacione dolce Silva
Affy
Ma grazie, mi consoli non poco! Per pura onestà culinaria ho mostrato il risultato del mio fritto così come mi è riuscito e a non avere in mente i veri “beignet de sardine”, le mie sardine erano comunque deliziosamente croccanti e saporite.
Buon venerdì Affy e felice week end. Ti abbraccio.
Non saranno venute uguali ma hanno un aspetto ottimo ugualmente. Anzi, sembrano molto più croccanti.
Secondo me lo chef non ti ha dato tutte le dritte. Si è tenuto un piccolo segreto che forse fa la differenza…
Ho visto una pastella simile anche in un ristorante cinese che la adoperava per i “soffici gamberoni Buddha seduto”.
Sono passati ormai più di 15 anni da quando ha chiuso ma li ricordo ancora..
Grazie per aver ascoltato la nostra richiesta di vedere queste mitiche sardine! 🙂
Sapessi come mi dispiace, Emanuele, di non essere riuscita a rifare i bignè come quelli originali! Grazie comunque per l’incoraggiamento e l’apprezzamento. Hai ragione, il fritto cinese è gonfio e soffice e si presenta come i beignets della prima foto (pronti sul bancone del restaurant, da servire con l’aperitivo).
Comunque ho imparato che non tutti sono come me, che non riesco a tenere nessun segreto, ma condivido anche le sfumature dei miei “segreti dello chef”. Come fai anche tu! Grazie.
Buona giornata e felice week end.
Anche io ci resto male quando le cose non vanno (e mi succede spesso) però bisogna insistere! Ho mangiato grumi per una settimana prima di fare una cacio e pepe appena decente.. eh eh eh
Ho conosciuto un sacco di gente che ti dice solo il 95% della ricetta: coltivano l’orticello, poveretti!
🙂
Odio la poca onestà mentale e gastronomica!! Ti sei ripreso in fretta comunque dalle prime incertezze: sto ancora pensando alla tua ultima ricetta… quella cipolla fritta aperta come un fiore! Una vera ricetta di classe.
Questa versione è senza dubbio più “umana”. Sono bellissime ugualmente. Mi permetto di fare la saccente. Secondo me la differenza può dipendere dal fatto che hai fatto riposare la pastella già completa. A me hanno insegnato ad aggiungere gli albumi montati solo all’ultimo nimuto.
Vedi?! Non è che le so proprio tutte!!
Quasi tutte!
Silva… il risultato non sarà lo stesso ma ti assicuro che anche le tue hanno un aspetto fantastico e sono molto ma molto appetibili! E poi … posso farti una confidenza? io non amo molto i bignè, preferisco l’effetto più croccante e meno soffice e le tue sembrano perfette per i miei gusti! e poi … io adoro le sarde, ho fatto proprio oggi un tortino per stasera (sett prox posto la ricetta)! baci cara
Grazie Manu, te l’avevo detto ieri che ti avrei fatto ridere con le mie sardine oggi! Avevo anche pensato di non postarle, ma in fondo non vedo perché dovrei fingere la perfezione quando mi capita spesso di non ottenere i risultati che mi ero prefissata. E poi, proprio come dici tu, l’effetto finale, anche se lontano da come avrebbe dovuto presentarsi, non ha deluso nessuno!
Un abbraccio.
Innanzitutto: l’importante è il sapore!
Dopo di che ti consiglierei di aggiungere un pizzico di lievito per pasta di pane e di usare la pastella ben fredda. Almeno così ho sempre letto su svariate ricette di fritti pastellati.
Mchan
Ps: aperte mi piacciono di più visivamente parlando. 😉
Grazie Mchan, parole gentili e molto rincuoranti! La pastella era fredda, ma evidentemente mancava qualcosa per ottenere il risultato che mi aspettavo, forse proprio il lievito!
Silva ma a me vengono come le tue, quando le friggo faccio la pastella con la farina ma sono identiche alle tue e buonissime, penso che lo chef abbia messo un pochino di lievito per farle venire cosi’, e come dice mchan84 bisogna usare la pastella fredda, io metto in frigo anche l’impasto per fare le crepes, non ricordo chi me l’ha detto di fare cosi’, baci cara, che bella tua figlia, stupenda, ti assomiglia, sai che lei canta nel coro come mio marito, complimenti, buona serata e buon weekend!! ❤
Ma sì, ho fatto tutto per bene, solo che lo chef ha omesso di dirmi che ci voleva anche il lievito e io ho pensato che bastasse l’albume!! Pazienza, ci siamo mangiati delle semplici sardine fritte e non dei bignè!
La mia Lisa è da anni appassionata di Musical: recita, canta e balla, ma di recente è entrata a far parte anche di un coro amatoriale… e le piace molto. Bravo tuo marito! Noi non siamo così dotati musicalmente!
Ciao Laura, buona serata e felice week end. Ti abbraccio.
Baci cara, buon weekend a te, ❤
Silva forse senza volerlo hai riprodotto alla grande un piatto tipico Campano ( noi lo facciamo con le alici ) ma il risultato e’ identico al tuo 😉
Meno male! A me parevano un completo disastro ma solo perché non sono riuscita a replicare la ricetta originale che avevo in mente, in realtà erano gustose e croccanti! Grazie Imma.
si vede fin da qui che sono gustose e croccanti. Che darei per assaggiarle!
Allora ti sei ripreso dall’indisposizione Viennese! Non ti sento dalle ciambelline al vino e mi fa piacere che i miei quasi bignè di sardine ti piacciano!
Mi piacciono?!? Me le sono sbranate con gli occhi. Qui a Vienna le cose vanno meglio, grazie. Pare (ma lo dico piano perché dopo la seconda influenza in due settimane, sai com’è). Spero di tornare a spadellare a breve
Non è sempre facile riprodurre alla perfezione piatti provati in giro per il mondo.Sicuramente il sapore sarà stato ottimo; non credo che l’apparenza inganni…
Grazie Marina! Bentornata.
Invece, hai fatto bene a proporcele, dato soprattutto che sono piaciuti! Riallacciandomi a quanto detto in un commento sopra, è bello da parte tua condividere con noi i tuoi “segreti in cucina”, anch’io sono come te e ci resto male quando qualcuno con cui hai fatto questa condivisione, non ricambia. Per esempio, tempo fa ho dato una mia ricetta di una crema per torte ad una conoscente; l’altro giorno mi trovavo a casa sua e mi ha fatto assaggiare dei buonissimi biscotti. Pensando di non fare nulla di male, ho chiesto come li aveva fatti: ci ha girato così tanto intorno, dicendomi tante cose ma non dicendomi nulla in sostanza che alla fine ho lasciato perdere! …..ed erano dei semplici biscotti!!!!
Ma quante ce ne sono?! Io caratterialmente non sono gelosa quindi condivido volentieri anche le ricette e poi sono dell’opinione che ognuno ha un proprio modo di interpretare i suggerimenti.
Grazie, sono felice che tu concordi con questo atteggiamento!
Cara Silva, i tuoi successi in cucina non potranno MAI essere offuscati dalla parsimonia di uno chef 😉 Non credo che le sue frittelle siano meglio o più saporite delle tue 🙂
A me piace vedere il “contenuto” del fritto, nella tua ricetta a mio parere la pastella croccante e dorata è la giusta cornice all’alice.
fritto, fritto, fritto sempre!! 😀
besos
Sally
Troppo buona Sally, mi sei di grande consolazione tesoro!