Durante il periodo invernale mi piace molto cucinare gli umidi.
Adoro gulasch, ossobuco, brasato, spezzatino, tutto quello insomma che si cuoce e si serve con una dose abbondante di sugo denso e profumato che si può accompagnare magari con la polenta.
Alla luce di questa mia predilezione ho cucinato in umido della coda di rospo a bocconcini che si è rivelata un piatto davvero interessante.
Il procedimento e gli ingredienti sono quelli che tradizionalmente utilizzo per lo spezzatino di vitello con le patate.
Ho fatto appassire con qualche cucchiaio di olio un abbondante trito di sedano, carota e cipolla. Ho aggiunto 1 spicchio d’aglio in camicia, 1 foglia d’alloro, qualche pezzetto di buccia di limone, 2 chiodi di garofano e gli aghi tritati di 1 rametto di rosmarino.
Ho privato della lisca centrale e dei residui di pelle una coda di rospo di circa 600 gr. L’ho sciacquata, asciugata e tagliata a grossi dadi. L’ho leggermente infarinata e versata nel tegame del sugo e poi spruzzata con 1/2 bicchiere di vino bianco.
Ho aggiunto 1 tazza di sugo di pomodoro, 2 grosse patate lessate a metà tagliate a pezzetti e ho regolato di sale e pepe.
Ho cosparso di prezzemolo tritato e portato a cottura.
Volendo si può preparare una polenta morbida (meglio se bianca) e sistemarla come base per una generosa porzione di questo “spezzatino” di mare.
La coda di rospo può essere sostituita per esempio con il merluzzo. Un pesce più modesto ma molto adatto a queste preparazioni.
Ma quale caffè per spezzare la mattina … io voglio una porzione di umido di mare con le patate, quello che hai scritto mi ha regalato una voglia pazzesca e con la fotografia si è alimentata paurosamente. 😉
Quel sughetto profumato tutt’intorno col quale pucciare il pane e queste “polpettine” sono qualcosa di oltre “il delizioso”, pronte così, senza spine, tra i profumi di vino e spezie. Con la polenta poi posso perderci la testa, sono piatti che sanno di focolare, di casa, di cucina domestica. 🙂
Ho iniziato bene la giornata! 😉 Grazie Silva cara.
un grande abbraccio da Affy
Mi riempi di gioia con questo commento, Affy! Ti confermo che è un piatto davvero gustoso e invitante. Gli amanti degli umidi secondo me troveranno irresistibile questa alternativa “marinara”.
Buon Mercoledì delle Ceneri, che si porta via il Carnevale: se non fosse stato per il costume da moschettiere del mio nipotino, non me ne sarei nemmeno accorta quest’anno: ho fatto le frittelle solo una volta!!
Hai ragione, col tempo pazzerello e freddino i cibi umidi, densi e caldi sono perfetti.
E chi l’ha detto che si deve usare la carne? Ecco un’alternativa gustosa e leggera.
Brava! 🙂
Grazie Emanuele, apprezzo molto questo commento!
Sono dei piatti che trasmettono “calore”…
È vero, ma purtroppo anche… calorie!
Ogni tanto mi impongo di non pensarci!
È l’unico modo per continuare ad essere food blogger senza sensi di colpa!!
E se lo facessi col baccalà, visto che è quaresima?
Perché no?! Ho suggerito infatti anche l’uso del merluzzo (e lo intendevo surgelato) ma si potrebbe cucinare anche del baccalà dissalato.
Anche noi rispettiamo il venerdì in Quaresima.
Ce l’ho!
I love seafood and this looks delicious, Silva. Mmm…
Grazie Anna, you’re very kind.
The pleasure’s all mine, Silva!
Adoro gli umidi, comunque confermo che con il baccala’ e’ un’ottimo piatto del resto tipico della cucina napiletana detto baccala e patate alla cassuola!
Ma guarda! Noi Veneti abbiamo la presunzione di pensare che il baccalà sia una nostra prerogativa!
Una precisazione il baccala’ alla napoletana e’ fatto in umido con olive nere e bianche piu’ pomodoro, mentre il piatto tipico con le patate in umido e’ lo stoccafisso!
Ma sembra che in Veneto lo stoccafisso sia inteso come baccala’ o erro?😊
È così. Il baccalà alla Vicentina e il baccalà mantecato, orgoglio della cucina Veneta, si fanno con lo stoccafisso! Qua tendiamo a semplificare…
buonissimo il “tocetto” da tirar su con il pane o con la polenta.
È il bello degli umidi!
Ciao Silvia,
non mangio da un po’ la rana pescatrice, tanto brutta e crudele nelle sue abitudini marine e tanto buona in cucina. Da buona siciliana me la cavo bene col pesce che preparo spesso anche in umido. Qui mi hai dato un buon suggerimento:inserire le patate leggermente lesse per evitare una prolungata cottura del pesce che si sfalderebbe. Eseguirò.
buona serata
Marirò
Eh già! Le patate le metto in pentola crude solo insieme alla carne, ma il pesce in generale richiede cotture brevi… Ma che lo racconto a fare a una siciliana!
Buon pomeriggio.
fantastico Silva, solo dalla foto mi è tornata la fame, farei volentieri scarpetta in quel delizioso sughino!
È un piatto che puoi mangiare anche tu, no Manu? Il sugo è proprio quello adatto alla polentina o al pane croccante, hai ragione!
si si! venerdì devo proprio andare a fare la spesa dal mio pescivendolo, se trovo la coda di rospo lo preparo per il week end! domani pubblico anch’io uno spezzatino ma di carne! quello di pesce mi mancava!
In mancanza della coda di rospo puoi scegliere il merluzzo, che ha carni delicate ma consistenti e magari alle bambine piace di più.
ottimo suggerimento nonna Silva!
E’ ottimo Silva, venerdi’ lo faccio anch’io, e siamo in due, Manu ed io, 😀 ho il merluzzo in freezer e lo utilizzero’ per questo piatto che piacera’ a tutti, ne sono sicura! Menomale che ci sei tu, se non c’eri avrei dovuto inventarti cosi’ come sei, unica chef piena di idee super, 😀 baci cara, ❤
Grazie tesoro. Se anche a voi piacciono le preparazioni in umido, questa ricetta dovrebbe essere molto gradita a tutta la famiglia perché ha un sapore pieno e ricco. Io non ho fatto la polenta perché c’erano già le patate, però ci stava bene comunque, volendo…
Buona serata, a domani.
Grazie, a domani cara, passa una bella serata, ❤
Sai che adoro la rana pescatrice, no? Non l’ho mai preparata in umido, perché ingenuamente pensavo di non poterlo fare. Ma in effetti la sua carne soda e polposa lo permette tranquillamente. Non ho mai assaggiato, tra l’altro, l’abbinamento della polenta col pesce. Non è abitudine di nessuna delle mie terre d’origine. Come sai la Lombardia con la polenta accompagna i brasati o al limite i formaggi e al sud di polenta se ne vede ben poca 🙂 In ogni caso ottimo piatto, nonostante la polenta, non mi farei scappare una bella scarpetta con una bella fetta di pane casereccio 🙂
un abbraccio
Qualsiasi “strumento” si scelga per raccogliere il sugo, questo piatto resta comunque un esempio di come si possano realizzare ricette tradizionalmente di carne anche con alcuni tipi di pesce, vero? In Veneto “poenta e pesse” è un classico abbinamento povero e tradizionale perché sono sempre stati due ingredienti di facile ed economica reperibilità nelle nostre zone. Adesso è una proposta molto chic.
Sai Angiola che la coda di rospo a tranci la preparo anche come se fosse un osso buco? Proprio con la gremolada e il risotto allo zafferano (anziché la polenta stavolta). È insolita e golosa: un gemellaggio con la Lombardia!
Ricambio l’abbraccio. Buona notte.
Ma che meraviglia questo spezzatino di mare. E’ veramente invitante e non ho mai pensato che anche il pesce si prestasse per una simile preparazione. Che voglia di provarlo. Bacione Bea
Ma davvero Bea? Alcuni tipi di pesce invece sono adatti anche a preparazioni che nascono per la carne. O magari no… e sono io che mi lascio andare a voli di fantasia! Il risultato è comunque eccellente.
Buona giornata cara, grazie della visita mattutina mentre sto bevendo la seconda tazza di caffè.
Buona giornata anche a te Silva. 🙂
Grande idea cara Silva, da provare!
Grazie Tiziana. L’umido è un po’ come il fritto… viene buono sempre!