Ognuno di noi ha fatto esperienze che spesso lasciano indifferenti o perplessi gli altri, ma che fanno parte dell’inestimabile tesoro di ricordi intimi e felici a cui siamo legati.
Sono ricordi che ci commuovono o ci divertono perché li abbiamo vissuti in compagnia delle persone che amiamo.
Per me sono le sensazioni provate nei viaggi che abbiamo fatto in America coi figli: pura gioia.
Però nei miei ricchissimi album dei ricordi di viaggio, strapieni, non c’è stato modo di infilare anche l’emozione provata durante la mia prima visita al Parco Disneyland di Anaheim, l’irresistibile Regno della fantasia, nel 1985.
Ci hanno trovato posto solo i biglietti d’ingresso, le mappe, le contromarche del parcheggio, gli autografi di Paperino, Cip e Ciop e Minnie, la foto abbracciata a Pluto e i conti dei ristoranti a tema.
Il resto, l’aspetto ottimista e ingenuo dello spirito Americano, l’incontro con i personaggi Disney in carne ed ossa, la gioia di emozionarmi e sentirmi parte della favole, il piacere di nutrirmi in modo insolito e allegro, tutto questo mi è rimasto dentro, un ricordo indelebile della suggestione che mi rapisce sempre in questo Parco, dove gli svaghi sono irresistibilmente semplici e piacevoli e l’atmosfera rilassata.
Non smetterei mai di stare in fila per le attrazioni… finché non mi viene fame!
Se c’è un posto al mondo dove vale la pena di sfamarsi con un Sandwich Monte Cristo, oltre che da me naturalmente, è il Café Orleans, nella zona del Parco fra i Pirati dei Caraibi e la Casa dei Fantasmi, la mia preferita.
Per ogni sandwich occorrono 2 fette di pancarrè a cui per prima cosa si elimina la crosta.
Si spalma la prima con maionese e senape, si copre con una fetta si prosciutto, una di tacchino e una di formaggio svizzero.
Si copre con la seconda spalmata sul lato interno con le salse.
Si immerge ogni sandwich in uovo e latte sbattuti insieme e una volta sgocciolato si fa dorare su entrambi i lati in una padella leggermente unta di burro, a fuoco medio.
Si taglia quindi in due triangoli e per ricreare l’atmosfera della New Orleans Square di Disneyland si cosparge di zucchero a velo e si serve con salsa di mirtilli e frutta fresca.
È un’esperienza insolita e deliziosa che personalmente mi riporta a momenti felici e indimenticabili che in questi giorni di festosi preparativi scaldano il cuore.
Personalmente ometterei lo zucchero a velo; credo che le immagini rievocate ad ogni morso siano dolcissime lo stesso!
Hai ragione: l’aggiunta dello zucchero a velo è davvero una bizzarria, ma fa parte del “gusto” Americano!
Sembra un po’ un french toast american style. Da provare! 😉
Mchan
No, piuttosto un Croque Monsieur, infatti si mangia soprattutto nei ristoranti di New Orléans Square, nella zona Creola di Disneyland!
Bhè, io il french toast lo faccio simile. Praticamente tranne il tacchino, le salse e lo zucchero a velo 😉
Mchan
Deve essere buonissimo, tipo croque monsieur, ma va gustato con la salsa ai mirtilli?
Sì sì, come se fosse una fetta di tacchino ripieno il Giorno del Ringraziamento! Si intinge proprio nella ciotolina della salsa e si pilucca insieme la frutta. Bizzarro ma non sgradevole, sai. Comunque te lo dice una che mangia i pancake con lo sciroppo d’acero insieme al bacon croccante…
Ma io provo, scherzi, adoro sperimentare! Mangio anch’io i pancake così!!!! Sotto le feste di natale, quando tutta la ciurma è a casa, provo a farli. La salsa di mirtilli? trovo la ricetta da te?
Ho postato il 25 giugno del 2013 la Salsa di mirtilli e ribes che va benissimo, o comunque believe it or not ottima la trovi all’Ikea…
Vengo a curiosare! 😉
Gustosi!!! Come qualcuno ha ricordato possono assomigliare ai french toast, ma quella salsa ai mirtilli…….
Se proprio si volesse cercare una somiglianza, si potrebbe dire che sono a metà fra i French toast e i Croque Monsieur, ma sono invece proprio semplicemente dei Sandwich Monte Cristo, che la salsa di mirtilli, lo zucchero a velo e la frutta fresca rendono davvero speciali e diversi dagli altri due!
Mi piacciono Silva e che dolcezza il racconto, baci cara, buona serata, ❤
Cara. Infatti per me hanno più il sapore dei ricordi che quello degli ingredienti usati!
Buona serata, Laura, un abbraccio anche al tuo papà.
Grazie dolce amica, lo faro’ molto volentieri, ❤
Confesso che anche io faccio parte della schiera che eliminerebbe lo zucchero.
Dolce e salato insieme non fanno per me.. 🙂
Omettendolo non togli interesse alla ricetta, semplicemente la banalizzi rendendola più simile a tanti altri sandwich. Ogni tanto bisognerebbe lasciarsi stupire dalle novità, così si cresce.
anche se ho appena finito di cenare un sandwich cosa me lo farei senza esitare.
Ero sicura che in te avrei trovato un’alleata! Ovviamente la spolverata di zucchero a velo si avverte appena… ma è come un tocco della bacchetta magica della fata Smemorina.
È proprio “americano” questo sandwich Silva eh? Col ns palato italiano sopraffino nn ci saremmo mai azzardati ad aggiungere lo zucchero a velo vero? E cmq, io, un morso, due, tre glieli darei lo stesso!😉 Mai dire NO a priori! E se poi scopro che mi stra- piace proprio per il suo gusto stravagante? ??😜
Brava Marilena, così si fa! Dato che l’ho assaggiato la prima volta a Disneyland, potrei dire che quello che sembra zucchero a velo in realtà è la polverina magica di Trilly, quella che fa volare Peter Pan…
Almeno una volta bisogna provarlo: io ho trovato particolare soprattutto l’abbinamento con la salsa di mirtilli, che spunta spesso nei menù americani e a me piace molto, ma è sempre una questione soggettiva.
Buona serata cara.
You’ve described the Disney experience beautifully, Silva. The place kidnaps your heart and keeps hold of a part of it. This is why so many adults, like me, return to Disney again and again.
Your Monte Cristo is the real thing, right down to the “fairy dust”. It’s been a long time since I last tasted one but that’s about to change. Thanks for the inspiration.
I love to remember those beautiful places and strange food, so different and far from our eating habits.