Vorrei inaugurare dicembre con una ricetta adattissima alla stagione.
Ho da molti anni quella del ripieno con cui negli Stati Uniti si farcisce l’oca arrosto, che con il prosciutto glassato cotto al forno è in molte famiglie la portata principale del pranzo di Natale.
Mentre da noi il tacchino compare spesso sulla tavola delle Feste, in America si consuma di preferenza il Giorno del Ringraziamento.
Mi sono sempre chiesta, dato che in America i tacchini, più che i fratelli maggiori dei polli, sembrano i fratelli minori degli struzzi, che dimensioni potranno avere le loro oche…
Comunque, per conciliare il desiderio di provare questa farcia con le mie esigenze personali e i gusti della famiglia, sono ricorsa al collaudato espediente di utilizzare per questo arrosto il solito petto di tacchino fatto tagliare a libro e leggermente battuto.
Si fanno rinvenire 5-6 prugne secche in acqua calda, si tagliano a metà e si snocciolano, si cuociono con 1/2 bicchiere di vino bianco per una decina di minuti, poi si scolano, si tagliano a pezzetti e si versano in una ciotola. Si mette da parte il vino.
Si fanno sobbollire 5-6 albicocche secche in una tazza di succo d’arancia per 5 minuti, poi si sgocciolano, si tritano grossolanamente e si uniscono alle prugne. Si conserva il liquido di cottura insieme al vino in cui sono state cotte le prugne.
Si aggiungono una mela Granny Smith e una pera abate tagliate a cubetti, 80 gr di noci pestate nel mortaio, il succo di mezzo limone e la sua buccia grattugiata, 1 gambo di sedano affettato sottile, 30 gr di burro fuso, 4 foglie di salvia tritate, 3 fette di pancarrè fresco frullato, 1 pizzico di peperoncino piccante, una grattata di noce moscata, 1/2 cucchiaino di cannella, sale e pepe.
Si mescola tutto insieme e il ripieno è pronto.
Si apre la maxi fetta di petto di tacchino, del peso di circa 1,400-1,600 kg e al centro si posiziona la farcia, si richiude, si lega con cura con lo spago da cucina e si fa rosolare in olio e burro con 2 foglie di alloro e 2 rametti di timo.
Si sala, si pepa, si sfuma con 1 bicchierino di cognac, si aggiunge il sugo di cottura di prugne e albicocche e si lascia cuocere col coperchio per almeno 50 minuti.
Si rigira un paio di volte perché si rosoli perfettamente da tutti i lati, si spruzza con 1/2 bicchiere di Porto e si porta a cottura senza il coperchio.
Il sapore di questa insolita farcia è molto gradevole: dolciastro, asprigno, lievemente piccante, aromatico, insomma piuttosto complesso.
La farcia è senz’altro più adatta alle carni grasse dell’oca, ma dato che il petto di tacchino tende ad essere asciutto, al fondo di cottura, filtrato, di questo arrosto insolito e squisito, si può aggiungere una confezione di panna da cucina e un altro bicchierino di Porto.
Una volta che il sugo si è leggermente addensato si serve a parte in salsiera.
Con questa aggiunta il nostro tacchino si crederà una vera oca!
Tu ben sai quanto adoro le carni farcite e questa FARCIA è spaziale Silva: particolarissima, mille sapori e profumi perfettamente bilanciati insieme. Grazie per le tue sempre originali ricette! un abbraccio
Cerco sempre qualcosa di nuovo che induca in tentazione! Buon pomeriggio a tutte e tre.
mai viste crisi di identità più appetitose e, quindi, benvenute. Sei sempre uno scrigno di golosità, SIlva. Grazie, Vincenzo
Grazie a te, sono felice che fai tuoi i miei peccati di gola!
Ma lo sai che sembra una copertina di un giornale??? Talmente è comunicativa questa ricetta?😀 Davanti ad un Tacchino così, ti passa qualsiasi cosa😋😋😋😋
Il petto di tacchino farcito come panacea universale… si può provare! Grazie Marilena.
Ti abbraccio.
Ecco, ci siamo … inizia il momento d’oro dove gli arrosti tengono banco! 🙂
E qui c’è un tacchino che vuol privarsi delle sue piume per vestirne altre di migliori! Audace il volatile! 😉
Ho letto che si apre a libro il suo petto e fin qui ci siamo … quando ho letto il ripieno m’è venuto un coccolone perchè quel composto è talmente appetitoso che lo mangerei dentro una ciotola col cucchiaio anche per merenda. Prugne, albicocche, mela, pera, succo d’arancia … ma che bontà cara Silva, una farcia sublime è questa!
Arrosti così non se ne vedono in giro, qui se voglio gozzovigliare con maestria, devo proprio darmi da fare!
La fotografia è impeccabile, un incanto guardarla!
Io di fronte ai tuoi arrosti … mi arrendo! A dirla tutta mi arrendo su ogni ricetta ma qui … sei proprio irraggiungibile!
Complimenti davvero, li meriti tutti 😉
un abbraccio grande
Affy
Mamma mia! Grazie di cuore Affy: i tuoi non sono solo complimenti, è favoreggiamento…
Con questo tipo di farce così complesse e ricche di ingredienti, vale proprio la pena di prepararne una certa quantità in più e cuocerle separatamente in un tegamino per farne un contorno aggiuntivo da servire con le fette di arrosto. Fidati, è un’idea che è sempre apprezzata da tutti i commensali. Ssssssst: è un segreto dello chef!
Ricambio l’abbraccio con affettuosa complicità.
Beh, lo sapevo che avresti cominciato con i tuoi famosi arrosti farciti!!! Questo è molto particolare come farcitura; lo metto insieme a quelli dell’anno scorso che ho riunito in una cartellina a parte e che presto andrò a rivedermi!!!
Sempre nuove idee per noi, Silva.
🙂
Ma grazie Lella. Mi lasci senza parole per la tua gentilezza e rendi importante l’impegno che metto nel blog.
Un abbraccio.
Gli arrosti farciti sono una delle mie passioni. Con questa farcia rivaluto il tacchino!
Grazie! Le mie farce hanno fatto venire l’acquolina in bocca a molti blogger fin dall’anno scorso!
Mi associo!
Grazie! Grazie Simona, vero?
Vero, falso o in crisi di identità?
Mi spiego: Simona (io) cucina e scrive le ricette, la figlia scatta la foto e gestisce la pagina fb, il figlio risolve i problemi tecnici e dà un contributo pratico, criticando e bocciando quasi tutto. A volte mi chiedo se grembiule da cucina è il mio blog!
Ecco Silva, avevo gia’ pensato quale arrosto preparare per le feste e tu mi arrivi con questa meraviglia, come dice Marilena, da copertina, 🙂 adesso sono indecisa, ti faro’ sapere, questo che ci proponi e’ fantastisco! Ma dici che in America le oche sono enormi? 😀 sei adorabile, buona giornata per domani, siamo nel mese magico, ❤
Mi sa che sono grosse sì! Là è tutto più grande del normale!
Se vuoi confonderti maggiormente le idee torna alle mie ricette di arrosti farciti ai funghi, alle nocciole, al formaggio, alle prugne, alle noci…
Davvero anch’io, come ho già detto, per non sbagliare ne faccio sempre tre!
Buon mese di dicembre, che sia felice e fecondo!
Ne fai tre, ma Silva quanti siete, non sei in America dove tutto e’ piu’ grande, 🙂 mi piace quello alle nocciole, l’ho letto da te e un anno l’ho preparato, ha un gusto particolare, poi vedo, ho tempo, baci cara, vado a dormire, io mi perdo con queste ricette, poi sogno che cucino, per forza, 😀
Siamo stati per anni in 14 e tutti buongustai! In genere faccio un arrosto di tacchino, uno di maiale e uno di vitello con diversi contorni, ma anche due primi e non parliamo poi degli antipasti… ma ne riparleremo.
Buonanotte Laura cara.
Quanto si mangia da te, i miei si lamentano che preparo sempre troppo ma anche tu non sei da meno, un abbraccio cara, e’ sempre un piacere leggerti, con affetto, Laura, ❤
Though I like to use apples in my stuffing, Sylva, I find your idea of also adding dried apricots, prunes, and pear to be a very tasty alternative. You’ve given me some great ideas for use the next time I prepare stuffing. Thank you.
Thank you John. Do you know? My Texan friends told me it’s a traditional roast goose stuffing…