Acquisto spesso la coda di rospo e mi piace sia cucinarla alla Provenzale che farne il corrispettivo dell’osso buco. Fantastico: insolito ma nello stesso tempo tradizionale.
Oggi però la ricetta è ancora più particolare, con ingredienti e sapori leggermente esotici e molto invitanti.
Si spella una coda di rospo del peso di almeno 1kg, si elimina con le forbici la pinna dorsale e la si priva della spina centrale di cartilagine, aprendola a libro.
Si sciacqua e si asciuga.
Si prepara un trito di prezzemolo e scalogno, si aggiunge una scatoletta di polpa di granchio scolata, 2 cucchiaiate di robiola oppure Philadelphia o anche ricotta, 1 pizzico di peperoncino in polvere, 1 pomodoro ramato spellato e 1 zucchina tagliati a dadini, 1-2 cucchiai di olio, sale e pepe.
Con questo composto si riempie l’incavo della coda di rospo dove è stata tolta la spina centrale.
Si richiude, si avvolge in qualche giro di spago da cucina e si unge di olio, si sala, si pepa e si insaporisce con paprika affumicata.
Sul fondo di una pirofila si fa un letto di zucchine a bastoncini, solo la parte verde altrimenti il sugo risulta troppo acquoso, e scalogni affettati, si sala appena e si appoggia sopra la coda di rospo.
Si irrora di olio e si inforna a 180 gradi per 20-25 minuti.
Si scalda a fuoco dolce una confezione di panna da cucina, si fa sobbollire piano aggiungendo un’altra scatoletta di granchio ben sgocciolato, 1 pizzico di sale, qualche goccia di Tabasco, la buccia grattugiata e il succo di 1/2 arancia.
Si sforna il pesce, si elimina lo spago, si nappa con la salsa e si serve con le zucchine cotte insieme.
Questo è un modo nuovo per me di cucinare la coda di rospo, che mi è piaciuto moltissimo, anche se è piuttosto articolato.
Oltre alle zucchine ho preparato i pomodorini confit (ho postato la ricetta il 31 maggio) che col loro sapore tra il dolce e l’acidulo bilanciano perfettamente quello complesso e intenso di questo piatto.
Che eleganza questo piatto! Sai che la coda di rospo l’ho cucinata una sola volta? Mi piace questa versione farcita , si, ci sono tanti passaggi ma mi stuzzica molto! Bravissima Silva, un piatto meraviglioso!
Grazie Manu. La coda di rospo ha a mio avviso un unico neo: il costo. Ma per il resto ha tutte le caratteristiche più interessanti di un pesce.
Ho trovato anch’io questa ricetta davvero insolita e molto intrigante.
Si in effetti è cara, però una volta ogni tanto si può gustare!
Si DEVE gustare! Sai io acquisto sempre tagli di carne di prima scelta, pesci pregiati, frutta e verdura di ottima qualità: dovendo scegliere, preferisco rinunciare ad un aperitivo o a un dopo cena in un locale, ma avere in casa materie prime eccellenti… così viene buono tutto!
Siamo sulla stessa lunghezza d’onda! 😉
ma quante ricette mi ero persa in questi giorni!!!! che meraviglia!!! io adoro cucinare il pesce e la coda di rospo è buonissima in tutti i modi!
È vero. È un pesce molto versatile che si presta a molte preparazioni diverse. In genere la cucino, diciamo in umido, questa invece è una ricetta nuova e molto golosa.
Anch’io cucino spesso la coda di rospo, è buona sempre ma questa ricetta mi pare particolarmente invitante.
È un po’ più insolita di quella in umido che faccio più spesso e davvero invitante, grazie anche all’aggiunta della polpa di granchio che adoro.
Silva devo provare la tua ricetta, mi stuzzica parecchio, anche a me piace la polpa di granchio, 🙂 buona serata cara, ❤
Silva, la tua ricetta è magnifica per la tavola delle Feste Natalizie e sarà sicuramente un successo, tu sei una garanzia!
Grazie di cuore Ines.
Mi piace molto la coda di rospo ma ripiena non l’avevo mai vista. Favolosa. 🙂
Grazie, è un piatto speciale, molto gustoso e insieme delicato. A noi è piaciuto molto.
Come dici tu è un pò articolata ma credo che il gusto di questa coda di rospo sia qualcosa di unico. Ammetto di non cucinarla spesso ma in questo modo è davvero invitante ed anche ricca di sapori, nostrani ed esotici.
Anche la scenografia è altrettanto interessante, inizia a piacermi troppo questa coda di rospo!
Accarezzo l’idea per la Vigilia, tengo da parte la ricetta, vedremo! 😉
Un bacione Silva
Affy
L’idea di tenerla da parte per la cena della Vigilia è ottima, magari prova la ricetta prima, per essere sicura: non è tra le più semplici che ho proposto…
Perdonami, non è mancanza di fiducia nella tua abilità, ma un amichevole preoccupazione per la buona riuscita del piatto.
Grazie come sempre, Affy. Un abbraccio.
La mancanza di fiducia è assolutamente opportuna, avrai ben capito la mia abilità in cucina. 😉
Accetto il tuo consiglio: farò una bella prova generale in tempi non sospetti eheheheh 😀
Un bacione Silva