Sapete? Ce l’ho ancora il cestino con cui il mio papà e la mia mamma andavano a funghi.
È uno dei tanti oggetti che ho conservato perché mi ricordano l’infanzia e l’adolescenza, le gite in montagna con i miei, i sabati mattina quando si partiva presto per raggiungere ogni volta uno dei posti segreti scoperti nel corso delle escursioni precedenti.
Io non ho mai imparato a riconoscere i funghi mangerecci, anzi raccoglierli mi ha sempre un po’ intimorita, ma mi divertiva molto accomodarli con cura sul fondo del cestino ricoperto di foglie.
E adoravo il modo in cui la mia mamma li preparava, leggermente diverso a seconda della varietà.
Cose successe tanti e tanti anni fa.
Anche oggi i funghi mi piacciono molto, i porcini soprattutto, ma anche i finferli. E i chiodini.
I finferli sono quei funghi che come dicevo nel post di venerdì, a seconda della regione di provenienza assumono nomi diversi non sempre facilmente decifrabili, ma che si riconoscono subito senza problemi perché sono delle trombette gialle con sotto un sacco di lamelle che si riempiono di terriccio e frammenti di foglie.
Sono infatti gli unici funghi che anche i grandi chef consigliano di lavare velocemente sotto l’acqua corrente e non solo di passare con un panno umido, strofinando delicatamente.
Io trovo i finferli eccellenti soprattutto utilizzati in modo non troppo convenzionale, a metà tra la tradizione e la creatività, impiegati per esempio nel ripieno degli arrosti, come venerdì, o nei sughi per condire la pasta, o come oggi, questi gnocchi di patate un po’ speciali.
Gli gnocchi di patate li sapete fare tutti, no?
Questi, che potrebbero essere una specialità della Signora in giallo Jessica Fletcher, non perché siano una ricetta del Maine, ma per il colore di tutti gli ingredienti, si preparano con 1 kg di patate lessate e schiacciate, 300 gr di farina, 1 uovo, 1/2 cucchiaino di zafferano in polvere, noce moscata e 1 pizzico di sale.
Poi, ottenuto un impasto liscio e morbido ma non appiccicoso, si formano i cordoni come al solito, si tagliano a tronchetti di circa 3 cm di lunghezza, si passano sul retro della grattugia e si allineano su un canovaccio.
Il sugo con cui ho condito questi bellissimi gnocchi giallo intenso è un ragù di finferli, profumati e saporiti, facile perché bastano pochi ingredienti e una cottura semplice.
Si fanno imbiondire 1/2 cipolla tritata e 1 spicchio d’aglio grattugiato con 1 cucchiaio d’olio e 1 noce di burro.
Si aggiungono 500 gr di finferli ben nettati e tagliati a pezzetti, si salano, si pepano e si spruzzano di vino bianco. Quando è evaporato si prosegue la cottura aggiungendo 1 mestolino di brodo perché i finferli hanno bisogno di una cottura più lunga per esempio dei porcini, che è sufficiente far saltare pochi minuti.
Si lessano gli gnocchi, si scolano nella padella dei funghi e si fanno insaporire.
Si aggiunge un trito di prezzemolo e si servono passando a parte il parmigiano grattugiato.
Sì, è proprio come pensate: ho comprato un sacco di funghi.
Li ho cucinati tutti e quelli che non ho utilizzato per l’arrosto e gli gnocchi, sono finiti nel freezer.
Apro il blog e vengo letteralmente inondata da un’immagine solare, bellissima che da sola basta a raddrizzare una giornata iniziata storta. Fotografia come al solito eccellente che richiama a galla un certo languorino per la bontà del soggetto postato.
Gli gnocchi rafforzati nell’impasto dal colore giallo intenso dello zafferano giuro “notizia che mi mancava”! Non immaginavo che un piccolo cucchiaino potesse regalare un impatto così coinvolgente. E quella cremosità che li avvolge … ne vogliamo parlare? 🙂
Quest’anno dicono gli esperti è stata una stagione ottima per la raccolta dei funghi e a me che ne vado ghiotta l’informazione piace!
A giudicare dal buon quantitativo che hai approvvigionato e dalle tue indiscusse abilità culinarie confido in tante buone occasioni in cui ci delizierai di questi eccezionali prodotti del sottobosco.
Questa ricettina riservata ai buoni palati mi rende felice perchè posso riassaporare i graditissimi funghi e nello stesso tempo ricordare quella spianatoia di legno colma di gnocchi dove Affy bambina sotto la guida della sua nonna girava con l’indice ogni piccolo impasto fino a formare quella conchetta pronta a catturare il più nobile dei sughi. Ogni tanto uno gnocchetto -non si sa come- ancora crudo finiva in bocca ed era meglio di una caramella! 🙂
Ti sembrerà assurdo ma in questo momento io lo sento il profumo di questo piatto …. 🙄
un abbraccione Silva
Affy
E un abbraccio a te, Affy cara, che nonostante il GAP generazionale, rivivi con affetto ricordi che sono anche miei!
Oh mamma sembrano divini!
Un bacio
Sono venuti particolarmente bene, grazie! In più la colorazione così intensa e solare invoglia all’assaggio, vero?
Non é che invoglia, OBBLIGA all’assaggio!
Complimenti, e questi ci provo davvero a cucinarli!
Evviva! Di nuovo grazie e buona serata.
Ma che meraviglia questo piatto Silva! E gli gnocchi? che belli sono??? e poi inzuppati di quel sughetto di finferli, immagino una vera goduria per il palato eh??? Felice pranzo a te:-)
Anche a te, cara. Oggi stiamo per mangiare le tagliatelle con i porcini con una piccola aggiunta golosissima… ne riparliamo eh!
Un grosso abbraccio.
Un piatto straordinario Silva, questi gnocchi giallo sole conditi con questo sugo di funghi: una vera delizia per il palato. Mi sembra di sentire il profumo di zafferano e funghi … un abbinamento meraviglioso e non solo nel risotto come hai ben fatto vedere tu!
Anch’io uso lo zafferano per aromatizzare la pasta fresca (un suggerimento di mia suocera).
Buona settimana
Manu
La nostra generazione (di tua suocera e mia!) la sa lunga eh!
Grazie Manu, è uno dei miei soliti piatti: di grande effetto ma decisamente semplice da cucinare.
Che buoni Silva, gnocchi con lo zafferano, bravissima, li faro’ eccome, che dolce che conservi il cestino dei tuoi genitori, sai che mia mamma era bravissima a trovare i funghi, i migliori, faceva arrabbiare tutti, 😀 che bei tempi ….. baci cara, sei preziosa per le ricette e per i ricordi che fai affiorare nella mia mente, ❤
Grazie Laura, come sempre, per il commento alla ricetta e la spontaneità e l’affetto con cui accogli i miei post. Sono felice di esserti utile con i suggerimenti gastronomici e con i riferimenti ai miei ricordi che ti fanno ripensare ai momenti belli ormai lontani.
Buona sera,fa cara amica.
❤
ma che meraviglia questo piatto! mette un languorino……e fa venir voglia di mettersi ai fornelli! dolce sera Silva
Simi
Grazie Simi. Gli gnocchi danno proprio l’idea di un pranzo in famiglia, vero?
Ormai… buona notte.
Silva, come al solito letto e copiato….estasiata!!!!!!
Una domanda: se usassi la curcuma al posto dello zafferano, che ne penseresti????
Ciao e grazie come sempre!!!!!
Credo sarebbero perfetti! Anch’io ci ho pensato su un momento prima di scegliere lo zafferano, che ho poi privilegiato perché la curcuma ha sì uno splendido colore, ma un sapore un pochino più deciso e orientaleggiante, che finirebbe col prevalere sul sugo di finferli.
Naturalmente dipende sempre dalla quantità di spezie che usi. Magari un sugo di semplici champignon metterebbe in risalto gli gnocchi alla curcuma più dei finferli.
Senza parole.. Fantastica!
Grazie cara, è venuto davvero un piatto notevole!
Questi li provo nel prossimo weekend! 🙂
Come si diceva con Tiziana, se ti piacciono i sapori più decisi puoi usare la curcuma anziché lo zafferano, così pur rispettando il tema del giallo, dai al piatto più carattere. Poi mi dici tutto eh?!