Vi assillerò spesso in questo periodo, lo so, con piatti in cui c’entra questo ingrediente pregiato e profumato, ma abbiate pazienza.
Va bene che si può conservare in freezer, oppure tritato e mescolato al burro o anche sepolto nel riso, ma il tartufo fresco… il tartufo fresco, se appena si può, va gustato in tutti i modi possibili!
Quindi oggi ve lo faccio virtualmente assaggiare alla Veronese, perché è proprio qui e anche nella provincia di Vicenza ad essere sincera, che si trova il tartufo che mi sentite utilizzare nelle ricette di questo periodo e poi, conservato nei modi che indicavo prima, anche sotto le Feste.
Perché il tartufo accompagna, nell’immaginario collettivo, i piatti più raffinati ed esclusivi.
È vero, ma si può destinarlo anche e con molto gusto a preparazioni semplici come l’uovo al tegamino, classico, oppure a questa sfoglia straordinariamente ghiotta.
La preparazione è semplice.
Si parte facendo stufare a fuoco dolcissimo 500 gr di cipolle bianche affettate con 2 cucchiai di olio.
Si salano subito così emettono il loro liquido che aiuta a non farle colorire, ma è meglio aggiungere anche qualche cucchiaiata d’acqua a mano a mano che la cottura procede.
Sono pronte quando diventano trasparenti ed emanano quel profumo inconfondibile che non è possibile descrivere, ma si riconosce subito. Avete capito, no?!
Si allontanano dal fuoco e si fanno intiepidire.
Si stende in una tortiera una confezione di pasta sfoglia, si copre con circa 250 gr di formaggio Monte Veronese (che assomiglia all’Asiago) a dadini e si sistemano sopra le cipolle stufate.
Si inforna a 180 gradi per 15 minuti, finché i bordi risultano dorati.
Si sforna, si attende qualche minuto, poi si sforma e si copre con abbondante tartufo affettato con la mandolina, il pela patate o l’apposito affetta tartufi, quello che avete a portata di mano.
Si taglia a spicchi e si gusta con l’aperitivo.
Non c’è altro da aggiungere, mi pare. Il profumo di questa sfoglia parla da sé.
Mio dio che buona: questa la devo preparare per Mauro!!!
Ciao Silvia, buona gg
Manu
La gradirà senz’altro! Secondo me l’abbinamento tartufo/cipolla è assolutamente intrigante. Mi saprai dire, eh?!
Il profumo parla, l’immagine ammalia … urca che fame!
Accipicchia che dose generosa di tartufo in bella vista, appetitosa mica da ridere questa sfoglia.
E a quest’ora uno spicchio lo gradirei veramente! 😉
un abbracciotto
Te la offrirei volentieri con una flûte di Prosecco di Valdobbiadene! L’abbondanza del profumato e pregiato fungo ipogeo, e non tubero, è dovuta al fatto che i nostri tartufi zonali non sono saporiti come gli squisiti “cugini” di altre Regioni.
Buon pomeriggio, Affy.
Mi segno tutte queste ricette con il tartufo perchè grazie all’intercessione di Sally, presto lo potrò provare!
🙂
Benissimo! Spero che alla fine trovi il “vero” tartufo più stuzzicante dell’olio che non ti è piaciuto affatto!