Adoro tutte le bisque, non faccio distinzioni: possono essere di astice, aragosta, scampi, gamberi o granchi, sono comunque la mia passione.
Se appena ne vedo una nel menù la ordino subito, ma sono in grado di cucinarne di eccellenti anche a casa.
Naturalmente per mettere in tavola una bisque ci deve essere una qualche ricorrenza, un’occasione speciale, un compleanno, un anniversario perché la preparazione è lunga e complessa e il costo piuttosto elevato.
Il risultato però ripaga di tutte le fatiche.
Quella che ho scelto di condividere oggi è una ricetta ispirata alla cucina del grande Jacques Pépin e pur essendo gustosissima è relativamente facile da preparare.
Sguscio 800 gr di gamberi interi e li metto da parte. Conservo le teste e i carapaci.
Preparo un court bouillon con 1 piccola cipolla steccata con 2 chiodi di garofano, 1 foglia di alloro, 2 carote, 1 costa di sedano, 2 rametti di timo, 1 ciuffo di prezzemolo, 1/2 litro di vino e circa 1 litro d’acqua. Lascio sobbollire per una ventina di minuti, anche mezz’ora.
Intanto faccio appassire 1 spicchio d’aglio grattugiato e 1 cipolla tritata in 50 gr di burro, aggiungo i carapaci e le teste dei gamberi triturate, li faccio rosolare a fuoco alto, li sfumo con 1 bicchierino di Cognac e li schiaccio ripetutamente con un mestolo di legno.
Quando sono ben tostati li frullo e li passo al colino ottenendo un sugo denso e saporito che tengo da parte.
Faccio soffriggere 75 gr di burro in una casseruola, unisco 50 gr di farina e la faccio imbiondire mescolando continuamente.
Aggiungo poco alla volta il court bouillon filtrato (che deve essere circa 1 litro) e lascio cuocere 5-10 minuti. Unisco il sugo di gamberi, i gamberi sgusciati tagliati a pezzettini (esclusi alcuni che faccio saltare interi per la decorazione finale) e 1 mazzetto di prezzemolo tritato.
Verso nella zuppa 250 ml di panna e insaporisco con sale e pepe, faccio leggermente addensare e servo decorando con qualche gambero intero e una fettina di lime.
È una zuppa eccezionale, senza discussioni, che vi farà fare veramente un figurone. Ci vogliono un po’ di tempo e di pazienza, oltre a una certa abilità, ma sarete ripagati, parola mia!
Se ve ne avanza, vi suggerisco di surgelarla, che poi vi do un’idea per riutilizzarla…
Inchino a te regina del crostaceo 🙂
Ho una domanda (come al solito): ma ho capito bene che le teste e i carapaci dei gamberi vanno frullati? Non avrei mai avuto il coraggi odi farlo, se tu non lo avessi scritto 🙂
Bellissima ricetta, ho, come spesso avviene, imparato più di una cosa nuova
Grazie Angiola, sei carina come al solito.
Dunque, sì, teste e carapaci tostati e insaporiti li frullo così ho una resa migliore. Naturalmente poi li passo comunque al setaccio aiutandomi con qualche cucchiaiata di court bouillon.
Dato l’amore per i crostacei che ci accomuna, ti suggerisco di andare a riguardarti anche la Crema di crostacei e patate che ho postato il 3 luglio: è un’altra vellutata notevole!
Buon pomeriggio.
Cavolo, la voglio!
Per strizzare a dovere le teste dei gamberi io ho scoperto lo schiacciapatate. Ne ho uno robusto di metallo che è un portento..
🙂
Perfetto, così eviti di frullarle, vero?
Ti credo Silva, quello che prepari mi fa sempre venire voglia di mettermi ai fornelli e provare. Ciaoo e buon week end anche se piovoso 😦
Grazie Bea. Pensa, per me è così fisiologico e divertente cucinare e condividere le mie esperienze, che ormai questo appuntamento quotidiano sul mio blog è diventato irrinunciabile!
Ti capisco. Ho iniziato quest’avventura nel Febbraio del 2013 ed è stato un crescendo di emozioni. Mi spiace solo non essere così costante come te nel pubblicare i miei post. Un abbraccio Bea
Mai fatta, con la convinzione che fosse una ricetta difficile. Tu l’hai resa chiara e semplice e, come sempre, hai arricchito il mio bagaglio culturale sulla cucina! Un abbraccio, buon week end
Manu
Mi è sempre di grande soddisfazione condividere le mie esperienze dirette correggendo spesso la falsa sensazione che alcuni piatti non siano alla portata di tutti. Se si è guidati dall’amore per la cucina, riesce quasi tutto!
Grazie dell’attenzione che mi presti sempre, Manu, sei molto cara.
Sei una vera maga!
La vera magia sta nell’amore per la cucina e nella capacità di rendere facili piatti apparentemente complicati!
Grazie mille.
golosissima questa ricetta. Ottima per la cena della Vigilia di Natale ma non credo di aver voglia di aspettare tanto tempo.
Hai ragione, perché aspettare?! Tu poi hai la fortuna di poter contare su un mercato del pesce di tutto riguardo: ti verrà squisita.
Che piatto raffinato Silva, mi piace tantissimo, sei bravissima, questa ricetta e’ da copiare assolutamente, un bacione cara e buon weekend, ❤
Grazie Laura. Le bisque sono effettivamente dei grandi primi piatti, raffinati, saporiti e stuzzicanti. Certo, non sono piatti per tutti i giorni, ma per me ci sono spesso occasioni per festeggiare!
E siamo di nuovo qui ad augurarvi buon week end, mentre non mi pare sia già passata una settimana. Accidenti, il tempo vola sul serio. Quando ero giovane non andava così veloce e avevo l’impressione che non sarebbe mai finito…
Un abbraccio grosso grosso.
Silva ma sai che stavo pensando la stessa cosa, stasera ho fatto la lavatrice (in genere alla fine della settimana lavo tutta la biancheria da letto e da bagno) con la speranza di stendere domani mattina, qua e’ nuvoloso, ed ho pensato, e’ gia’ venerdi’, 🙂 passa troppo velocemente il tempo, baci a te!!
Semplicemente fantastica,copiata e entro pochissimo tempo la proverò ….ho già l’acquolina in bocca !!!!!
Come diceva anche Marina (Le ricette di Baccos) è un piatto da cena della Vigilia di Natale, ma chi c’è la fa ad aspettare?!
È veramente una crema fantastica, sentirai. E poi mi dici eh!
Buon week end.
E qui devo trovarla per forza una grande occasione! 🙂
Aspettare fino alla vigilia di Natale per assaporare cotanta bontà mi resta difficile, ormai la ricetta mi ha conquistata, il profumo di questa zuppa lo sento nell’aria …
E’ una preparazione lunga e laboriosa ma sono pienamente convinta che il risultato sia stupefacente, troppo grande è il successo che da sempre riscuote questa ricetta.
La magia dei gamberi è sconfinata, il loro profumo di mare inebria, conquista e ammalia. 🙂
Grazie per la condivisione di questa eccellenza culinaria.
Un bacio cara Silva.
Affy
Hai ragione, questa è davvero una preparazione impegnativa e richiede anche una certa esperienza, tutto sommato.
È un piatto da dedicare con amore, e non solo per la cucina, ai commensali scelti a condividerla.
Posso servirtene una porzione…?
Un bacio anche a te: è rassicurante averti ancora presente nel mio blog!
I missed so much while I was away, Silva. This bisque sounds wonderful!
Well, I’ll post some others, better you enjoyed your Italian trip!
Anyway this bisque is really very good. You’re still in time to try it…