Quelle che si trovano adesso in commercio sono proprio le ultime albicocche, infatti non sono più granché… ma se te ne accorgi quando ormai in casa ne hai già un cestino, cosa fai?!
Esatto! Fai una torta.
E stavolta sarà una deliziosa, raffinata e burrosa tarte tatin, classico dolce d’Oltralpe che le signore francesi preparano davvero in “catrecattrot”.
Io a Parigi l’ho casualmente assaggiato a colazione farcito con le susine Mirabelle, le Gocce d’oro insomma, mentre ero ospite della cognata di quell’amica francese di cui vi ho già parlato.
Questa elegante e ospitale signora che viveva letteralmente all’ombra della Tour Eiffel, mi aveva assicurato che la tatin viene bene anche con le albicocche, le pesche o i fichi.
Oltre naturalmente che con le classiche mele o pere. Ca va sans dire.
Per concludere, ieri avevo questo chiletto di albicocche così così e per cambiare ho cercato la mia ricetta francese scritta su un foglietto a quadretti con la pubblicità del Pernod in alto, un po’ stropicciato, ma per fortuna leggibile e traducibile abbastanza agevolmente, una ricetta che avevo provato solo una volta, con le susine, quando? Trent’anni fa, ma le buone ricette non hanno scadenza per fortuna.
Per fare proprio una cosa da fighi, come direbbe Cracco, si tuffano nell’acqua in ebollizione circa 1 kg di albicocche già lavate.
Si scolano, si spellano, si tagliano a metà e si eliminano i noccioli. Se no basta tagliarle a metà e togliere i noccioli: vedete voi.
In una tortiera di acciaio inossidabile dal fondo spesso o in una antiaderente già collaudata sulla fiamma, si fanno caramellare dolcemente 4 cucchiai di zucchero con 50 gr di burro.
Si aggiungono le albicocche in un solo strato con la parte tagliata verso l’alto.
A fuoco dolcissimo, magari con uno spargi fiamma sotto, si fanno cuocere per una decina si minuti: basta che appassiscano un po’. Poi si fanno leggermente intiepidire e si accomodano meglio che si può.
Si stende un abbondante disco di pasta sfoglia pronta sulle albicocche, si “rimbocca” con cura inserendo il contorno tra la frutta e la tortiera e si inforna a 180 gradi per circa 15-20 minuti, finché la pasta non è dorata.
Quando si sforna conviene aspettare qualche minuto o col caramello si rischia di scottarsi, quindi si capovolge con decisione su un piatto rotondo da portata, si ripuliscono leggermente i bordi e si offre.
Al burro e allo zucchero per caramellare le albicocche, io aggiungo anche un bicchierino di Cognac, ma in casa nostra non ci sono bambini…
una torta sempre molto gradita e buona con qualsiasi frutto
È anche semplice se come ho fatto io si usa la pasta sfoglia pronta.
Giusto, fai una buonissima torta come questa!!! Ciao Silva, un abbraccio e buon inizio di settimana!
Manu
Anche a te Manu. Avete passato un buon Ferragosto?
Ma si dai, anche se avevo la piccolina con la febbre, abbiamo organizzato una tavolata qui in giardino da noi con amici e abbiamo passato una bella giornata in compagnia. Tu? Niente ferie?
Sì! Sono stata in Sardegna due settimane a luglio, ma mi ero preparata già tutte le ricette da postare, così in pratica non se ne è accorto nessuno! Mi dispiace per la piccola, con questo tempo è facile prendersi qualche malanno.
ahahahah, bravissima!!
si guarda ora tocca a me, sono intasatissima. Oggi fa un gran caldo ma domani già le previsioni danno brutto tempo!! buona gg cara Silvia
;-))
È davvero una dolcezza… anche la tua descrizione!
Grazie Ines. Lo sai ormai che quasi tutte le mie ricette hanno la loro storia!
Una dolcezza alle albicocche! Sono in ritardo per gli auguri di buon ferragosto ma spero li accetterai comunque. Sono un po’ assente in questo periodo ma prometto di riprendere al più presto i nostri appuntamenti in rete.
Un abbraccio 🙂
Non è mai tardi per un pensiero di affettuosa amicizia Lella! A presto.
Sembra delizioso!!! Brava come sempre 😉
Grazie Chiara!
I love the crusty bottom and the fruity top. It looks more than delicious. I’m drooling…
Thank you Liz. A classic, French style “Tarte tatin” is made with apples but it’s wonderful with many other fruits, like apricots I used in this case.
Cara Silva, le tue ricette sono gustosissime! Grazie delle tue ricette!
Dora
Grazie Dora. Cucinare mi dà sempre molta soddisfazione e condividere le mie ricette e le loro storie e un bel modo di coltivare simpatiche amicizie!
Ti abbraccio.
Adoro questo dolce, sei bravissima Silva, dolce il tuo racconto, voglio provare con le pesche, ne ho tante, me le hanno regalate, buonissime!! ❤
Anche con le pesche verrà buonissimo. Ci sanno fare i Francesi in cucina!
E si, pensa te, da uno sbaglio e’ nato un dolce delizioso!!
Per fortuna a volte succede!
🙂