È successo di nuovo. Nonostante l’odore delle vacanze, gli esami di maturità, il futuro incerto degli Azzurri, l’attesa per la conclusione del Rubygate, il mio blog, secondo Bea (http://viaggiandoconbea.wordpress.com) è uno fra i 15 meritevoli di una Nomination nuova di zecca: il prestigioso Very Inspiring Blogger Award.
Mille grazie: sapessi quanto sono felice!
Come in passato, contravverrò alla regola che prevede di nominare a mia volta altri 15 blogger per la semplice (ma non banale…) ragione che non posso scegliere solo 15 di voi. Quindi anche questa volta dedico il premio a tutti voi, amici blogger che mi seguite.
Per quanto riguarda le 7 cose che dovrei dirvi di me, be’ preferisco regalarvi l’ultimo capitolo del mio libro “I tempi andati e i tempi di cottura (con qualche divagazione)”.
Se avrete la pazienza di leggerlo tutto, magari alla fine saprete molto più di sette cose su di me, ma come dice il Vangelo, addirittura settanta volte sette…
“EPILOGO
Ecco, ho finito.
Il compito di riordinare i ricordi e dettagliare le ricette collegate mi ha di volta in volta impegnato, divertito, immalinconito o intenerito in un momento molto difficile della mia vita, anzi mi ha proprio salvato dalla depressione molto più efficacemente dello Zoloft.
Sono infinitamente grata alla mia famiglia perché, ognuno a modo suo, mi ha permesso di trasformare due quadernoni di appunti nella possibilità di condividere questa mia evasione scaccia pensieri con alcune delle persone che hanno un significato nella mia vita.
So di aver tralasciato tante cose, persone, ricordi, viaggi, ricette, episodi, ma questa volta non ho saputo fare di meglio.
Magari fra un po’ ci riprovo, con un ulteriore arricchimento personale o concretizzando qualche mezza idea che qui non ho approfondito.
Sempre che non mi dimentichi tutto quello che ho vissuto prima di riuscire a scriverlo, alla mia età non si sa mai.
Certo, invecchiare è terribile, ma comunque è sempre meglio dell’alternativa!
Ci sono ancora tanti luoghi che voglio visitare, tante persone di cui voglio parlare, tanti momenti da ricordare e quello che desidero è avere la fortuna di poter contare sul minimo sindacale di salute per poterlo fare. Alla faccia degli acciacchi.
Ho un sacco di disturbi che tengo sotto controllo grazie ai farmaci e alla convinzione che non essendoci limite al peggio, tanto vale non solo accontentarsi di quello che si è e che si ha, ma proprio esserne grati.
Fortunatamente non ho malattie invalidanti, facendo gli scongiuri, di quelle che ti tolgono dignità, fiducia, capacità di scelta, prospettive, indipendenza e quindi spero di avere ancora la voglia e l’opportunità di assecondare la mia fantasia, la curiosità, la gioia di scoprire nuove mete, di assaporare e condividere altre emozioni. Emozioni calde e forti come l’abbraccio quasi protettivo dei miei figli, preziose e rassicuranti come la tenerezza negli occhi di mio marito, stimolanti come nuovi viaggi da intraprendere con curiosa aspettativa o imprevedibili come piatti non ancora assaggiati.
E poi non voglio dover rinunciare ai miei ricordi, ma poter continuare a ripensare a mia madre, a mia nonna, al mio papà, a tutti i miei cari e anche al gatto Andrea, anche se fa un po’ male, perché mi mancano tanto.
Insomma, l’avrete capito: mi dispiacerebbe proprio tanto essere colpita dall’Alzheimer perché perderei il tesoro della memoria accumulato in tanti anni di impegno.
Se proprio è scritto che debba contrarre un morbo, potendo scegliere preferirei il Parkinson, così almeno avrei la possibilità di continuare a tritare le verdure per il soffritto…
E poi ci sono tante di quelle cose che non ho ancora fatto e che mi piacerebbe realizzare, che sarebbe un vero spreco non riuscirci.
Qualche esempio?
Tornare nel Maine, imparare a usare Internet, visitare la Normandia, mettermi seriamente a dieta, aprire una scuola di cucina meglio se negli Stati Uniti e preferibilmente in California, che potrei chiamare con un sacco di nomi fantasiosi adatti agli Americani.
Ne ho in mente così tanti che potrei aprire anche delle filiali. Ve ne dico qualcuno: EATALIAN COOKING, GRILL & DILL, AROMA DI ROMA, SI FA COSI’ (sea far cozy).
Adesso basta, il libro è proprio finito anche se ho cercato di prolungarne la conclusione per non immalinconirmi. Mi succede sempre quando giungo al termine di qualunque cosa, siano le vacanze, un libro, perfino un film replicato su Sky.
Mi assale una tristezza sottile e strisciante, un rammarico profondo per tutto quanto è andato perduto, che si dilatano nella consapevolezza e nel ricordo di ciò che è stato e non può più tornare e nel rimpianto per ciò che non si è avuto.
E non è mica tanto semplice scrollarsi di dosso tutta ‘sta malinconia. L’unico modo è avere un altro progetto o un altro obiettivo, se no sprofondi nella Palude della Tristezza come Atreyu e addio, per uscirne ti serve lo strizza cervelli.
Ma ce l’avete almeno un’idea di massima del costo delle sedute psicanalitiche?
Una vera esagerazione: minimo 200 Euro a botta.
E solo per sdraiarsi su un lettino.
Almeno l’anno scorso a Positano con la stessa cifra oltre al lettino, ci davano anche l’ombrellone!”
Il libro è stato scritto nel 2010 e pubblicato nel 2012. Da allora sono cambiate molte cose, ma sostanzialmente sono sempre la stessa persona: appassionata, curiosa, ironica, divertente, sentimentale, acuta, sognatrice…
Mi commuove sempre leggerti!!!
Tu che hai il mio libro, sai già tutto e hai scoperto da tempo le pieghe del mio carattere, le mie motivazioni, la mia malinconia e insieme la mia gioia di vivere.
Ocio che nei prossimi giorni ci sarà un seguito…!
Bellissimo post e bellissime parole! Nonostante la malattia, hai una grande forza, da invidiare! Bax ely
Grazie Ely. Ho così tanti disturbi e rogne che ho imparato, ad ogni esame di controllo, ad essere contenta se non sono peggiorata!
I miei bicchieri sono sempre mezzi pieni!!
Bellissima la presentazione che hai dato di te nell’epilogo del tuo libro. Mai farsi sopraffare dalla malinconia, mai cadere in depressione bisogna godere di quello che il destino ci offre di giorno in giorno e saper apprezzare ciò che di più bello abbiamo. Un bacione Bea
Grazie Bea, anche per avermi offerto l’opportunità di aprirmi più ancora di quanto non faccia accompagnando ogni volta le mie ricette con qualcosa su di me.
Bisognerebbe riuscire sempre a vivere con un pizzico di ironia, una cucchiaiata di gratitudine e una spolverata di ottimismo.
Bella ricetta dovremmo provarla tutti. Un bacione Bea
è bello sapere sempre più cose di te…..complimenti x tutto….un bacio ❤
Grazie Sara, grazie di cuore.
premio meritato e come sempre è un piacere leggere i tuoi post
Troppo carina, Marina, grazie. Sono felice di “raggiungerti” con le mie chiacchiere!
Che sei una persona supenda e’ gia’ un po’ che l’ho capito, hai scritto un bellissimo post Silva, ti mando un bacione grande e complimenti per i premi e grazie per tutto quello che ci regali! ❤
Ti abbraccio, Laura, sei tu ad essere straordinaria, sempre pronta a donare affetto e comprensione. Grazie di far parte della mia cerchia di amiche.
Grazie a te, sei un amica preziosa non solo per le ricette, notte serena e buona giornata per domani, ❤
E’ sempre un piacere leggere i tuoi post.
Con ammirazione Sergio
Grazie infinite Sergio. Sono lusingata.