Mi si dice che i bocconotti altro non sono che la versione mignon della torta pasticciotto.
Lo dico con beneficio d’inventario, perché questo dolce non appartiene alla nostra tradizione, ma qualche amico blogger Salentino lo potrà cortesemente confermare.
Personalmente preferisco la versione che vi propongo oggi, mono dose, perché così ogni dolcetto nella sua classica forma di tortina ovale, è una deliziosa porzione di crema racchiusa in un dolce scrigno.
La versatilità della pasta frolla ancora una volta si rivela straordinaria nella preparazione dei dolci.
Ho già detto anche il 19 novembre scorso (quando ho postato le Frolline di Santa Lucia della Luisa Anna) che a seconda di come si utilizza, la ricetta della frolla è leggermente differente.
Per questi bocconotti o pasticciotti ho utilizzato una pasta frolla realizzata con 220 gr di farina, 120 gr di burro, 70 gr di zucchero, 1 uovo e 1 pizzico di sale.
Ho impastato tutto e riposto in frigorifero per almeno mezz’ora.
Nel frattempo ho preparato la crema nel solito modo con 30 gr di farina, 2 tuorli, 300 ml di latte, 100 gr di zucchero.
Una volta cotta l’ho versata in una ciotola e l’ho fatta raffreddare con sopra la pellicola trasparente proprio a contatto, così non si forma quell’antipatica pellicina.
Ho tirato con il mattarello metà dalla pasta frolla e ho foderato gli stampini da muffin, li ho riempiti di crema ormai quasi fredda, al centro ho messo 1 amarena sciroppata e li ho coperti con altri dischetti ottenuti tirando il resto della pasta frolla.
Ho sigillato bene i bordi e infornato a 170 gradi per 25 minuti.
Li ho poi sfornati, lasciati intiepidire, sformati e serviti con alcuni frutti di bosco e 1 cucchiaio di marmellata di amarene, il tutto spolverizzato di zucchero a velo.
Lo so, la forma originale dei pasticciotti è ovale, ma uno stampo multiplo da muffin è molto più pratico.
E poi sono di una bontà tale che giurerei che nessuno si lamenterà perché non è stata rispettata la tradizione!
A dir poco stupendo!!!! Mi è venuto un languorino!!!! Cara Silvia, lo so che hai già ricevuto questo premio http://ovosodocook.wordpress.com/2014/03/01/ringraziamenti-e-nomination/
Ma non potevo non nominarti!!!
Un abbraccio
Elly
Come ti ho detto ringraziandoti sul tuo blog mi fa molto piacere ricevere questi riconoscimenti: sono un vero premio all’impegno che metto nel condividere le mie ricette e la loro storia.
Ancora grazie e un grosso abbraccio.
Ed è un piacere leggerle, perchè come sempre sai proporre idee validissime! Un abbraccio e buona giornata! A presto Elly
Cara Silvia, anche questo piatto risveglierebbe il languore di chiunque, persino dei santi….brava!
Grazie Roberta, per il tuo affettuoso esntusiasmo!
Giusto Silva Cara, da buona pugliese te lo confermo. Ottime, golose e delicate nel contempo e poi sempre attuali…. T.C.A. per te 😆
Grazie della conferma, Marilena, sono dolci veramente deliziosi.
Buona serata cara.
Mi hai fatto venire una gran voglia di assaggiarli, sai che non li ho mai mangiati!? Non è un dolce molto conosciuto dalle mie parti … potrei proprio provarli 🙂
Dove vivi Erika? Io a Verona e anche da noi questo dolce non è consueto, ma è davvero squisito.
In provincia di Torino
Allora si spiega, essendo un dolce tipico pugliese, qui al Nord non è che sia così popolare!
conosco quelli pugliesi…visti anche in monoporzione…perché la torta è davvero pesante
sono favolosi… ma credimi i tuoi bocconotti non hanno nulla da invidiar loro!
Grazie Silvia, che cara!
I bocconotti della mia terra (la Calabria) sono sia in questa versione, che ha, come hai detto tu, ha origini salentine, sia una versione con un ripieno di cioccolato e cannella meraviglioso. Alcuni forni li preparano ancora artigianalmente e sono meravigliosi. I tuoi, nonostante la forma, mi sembrano perfetti.
Un abbraccio cara Silva
Grazie Angiola, non conosco i bocconotti Calabresi, ma si può rimediare, no?! Mi dici di più sul ripieno di cioccolato e cannella?
Buona serata cara.
Purtroppo la ricetta precisa non la conosco, comunque il ripieno è fatto di cioccolato in polvere, cannella e mandorle tostate. Mi pare che questa “crema” sia ammorbidita dalla presenza del vincotto, ma devo informarmi meglio. Non appena ne so di più, ti farò sapere.
Un abbraccio e buona notte
Grazie, allora a presto. Ricambio l’abbraccio.
Fai sembrare tutto cosi semplice! 🙂
Ma dai! Cerco solo di essere semplice e accurata nelle spiegazioni.
E ci riesci.
Scusami, non vorrei sembrare troppo “reverenziale” ma e’ cio’ che penso 🙂
Ma grazie! Mi fa piacere, sai, in fondo…!
Che la forma non sia quella penso sia una condizione assolutamente marginale, questo dolce è strepitoso.
Mi piace l’idea della monodose, la crema resta racchiusa per bene al suo interno e resta pure più pulita la presentazione.
L’abbinamento con i frutti di bosco è collaudato e vincente.
Non sono difficili da preparare e sono un ottimo fine pasto o dessert, li adoro.
Complimenti cara Silva, un bacione
Ho ricevuto il “Si stampi” anche da Marilena in the kitchen, pugliese DOC, quindi mi sento la coscienza gastrica a posto nonostante la forma non a norma!! Comunque ti confermo che il dolcetto è buono sul serio.
Ricambio il bacione.
Tradition in cookin is very important, Silva, but so it taste. What good is a traditional treat that does not taste good? I bet your bocconotti are delicious and no one will care if they are traditionally prepared.
Yes, tradition is extremely important in our kitchen such as in our life.
Ciao Silva, come mi avevi chiesto, eccomi qui! Allora, la ricetta è perfetta, la frolla deve essere molto friabile (in quella originale si usa lo strutto, ma anch’io la faccio col burro!!). L’unica cosa da dire è che la versione mignon della torta Pasticciotto è proprio il “Pasticciotto”, ovale, appunto come dici tu. Il termine “bocconotto”, nel Salento, è più generico, indica una serie di dolci simili al Pasticciotto, ma con forma tonda e ripieno differente. Il “pasticciotto” è invece rigorosamente alla crema e, nelle versioni più recenti, con l’amarena o al cioccolato (forse avrai sentito parlare dell’ormai famoso “pasticciotto Obama”, inventato da un pasticcere salentino, le cui intenzioni sono state travisate da un giornalista di Vanity Fair che ha
innescato una assurda polemica http://carodirettore.vanityfair.it/2013/08/10/«la-commessa-razzista-cerchi-di-capire-e-italiana»/…ma questa è un’altra storia!). Diciamo che per “bocconotto” si intende un dolce con ripieno anche di marmellata o ricotta. Quello alla crema pasticcera è, appunto, il “pasticciotto”.
Complimenti ancora!!!!!
Serena
Grazie. La tua conferma mi riempie di orgoglio! Un abbraccio.