Con questa ricetta concludo la trilogia della pasta e fagioli.
Dopo quelle “con” (le cotiche e le cozze) oggi una ricetta “senza” (pasta).
La mia ricetta infatti non contempla l’uso della pasta, ma diventa cremosa grazie all’aggiunta delle patate.
Per questa minestra (come per qualche altra) utilizzo la pentola a pressione, ma chi non l’avesse o non fosse abituato ad usarla, può seguire la stessa ricetta allungando solo i tempi di cottura a due ore circa.
Procedo in questo modo: affetto sottilissima 1 bella cipolla bianca e la faccio appassire con qualche cucchiaiata di olio senza farla colorire, nella pentola a pressione, che avendo il fondo molto spesso facilita questo primo passaggio. Salo un po’ subito così, come dico sempre, la cipolla emette la sua acqua e resta morbida.
Con pazienza, mescolando di tanto in tanto ed eventualmente aggiungendo qualche cucchiaiata d’acqua, aspetto che la cipolla diventi trasparente. Ci vorranno 20 minuti circa.
Non abbiate fretta, è proprio la lunga e lenta cottura della cipolla che dà a questa minestra un ricco sapore d’antan.
Aggiungo adesso 100 gr di pancetta tritata (o di grasso del prosciutto), gli aghi di 1 rametto di rosmarino, 2 patate a cubetti e 300 gr di fagioli secchi di Lamon, sciacquati accuratamente e lasciati a mollo tutta la notte in acqua fredda.
Unisco 1/2 litro di brodo vegetale, chiudo la pentola a pressione e a partire dal fischio faccio cuocere per 40 minuti. Spengo e lascio la minestra a continuare la cottura fuori dal fuoco per un’altra mezz’oretta.
Apro il coperchio, col minipimer a immersione frullo la minestra, che deve risultare molto densa e cremosa e la servo con formaggio parmigiano grattugiato e crostini fritti nell’olio passati a parte.
Questa dunque non è una ricetta tradizionale in senso stretto, ma è la ricetta della mia famiglia. Si è sempre fatta in questo modo e da più o meno 50 anni sempre in pentola a pressione.
Riproporla nel blog è il solito modo affettuoso per condividere e ricordare.
amo la minestra di fagioli fatta in tutti i modi. Vedo che anche tu fai attenzione ai prodotti locali: i fagioli di Lamon sono uno dei tanti prodotti di cui la tua regione può vantarsi.
Fagioli di Lamon, asparagi di Bassano, olio del Garda, radicchio di Treviso, di Verona, di Castelfranco, di Chioggia, vini, formaggi, soppressa, riso… Potremmo vivere felici senza quasi uscire di casa!
vero, il Veneto è davvero ricco di meravigliosi prodotti.
Le ricette di famiglia hanno sempre una marcia in più… anche quando hanno un ingrediente in meno!
🙂
Come è vero, come è vero!
Bella minestra. Credo che il fatto che non ci sia la pasta non tolga assolutamente nulla al piatto e anch’io uso sempre la pentola a pressione per queste preparazioni.
A presto. 🙂
Io non sapevo se dirlo o no… Ma per certe minestre la trovo indispensabile!
Ciao Silvia, più che una minestra assomiglia molto ad un passato di verdure…deve essere comunque veramente buona, e quindi da provare. Lo sai che a casa mia mia madre alla sera fa sempre la solita minestra (Patate, prezzemolo, acqua, aglio, riso)? E guai al mondo a cambiare! Quindi, mi sa proprio che, se si deve cambiare, ci vuole la mia mano, sono sicura che i miei apprezzeranno. Vorrei però chiederti una cosa: per ridurre tutti in crema, c’è bisogno del minipimer oppure si può prendere anche la forchetta?A presto cara, un bacione. Roberta.
Meglio frullarla, questa minestra perché solo così diventa cremosa, al limite come si faceva una volta a casa di mia nonna, si passa al passaverdura così si eliminano anche le bucce dei fagioli.
Sai che adesso che stiamo diventando vecchiotti anche noi, la sera preferiamo sempre una minestra, alle abbuffate di ci facevamo qualche anno fa?!
Che meraviglia, cremosa e appetitosa. 🙂
Hai condiviso con noi un’antica ricetta di famiglia, grazie Silva cara.
La proverò una di queste sere. 🙂
un abbraccio
Anch’io ti abbraccio, Affy e spero che se davvero prepari questo passato di fagioli e patate tu riesca a sentire il profumo e il calore sia della minestra che della famiglia.
Ti auguro una buona settimana, cara.
Vedo solo ora cotanta delizia! Adoro le zuppe…se sono cremose con fagioli (buoni) e patate (buone) diventa tutto divino!!
Grazie, piacciono molto anche a me, soprattutto quelle particolarmente cremose, tanto da assomigliare a una vellutata sebbene a volte non utilizzi né latte né panna.
“To share and remember.” That is why I post so many of my family’s recipes, Silva. As I write the recipe, I remember so many wonderful memories associated with that particular dish. It’s wonderful, isn’t it?
It’s wonderful and also cooking helps to keep alive memories.