Ma non si dice che l’Epifania tutte le feste si porta via?
E teoricamente si porta via anche l’attitudine e l’abitudine ai pasti pantagruelici del mese di dicembre.
Fosse vero! Invece non c’è mai pace. Pensateci.
Finite le Feste per antonomasia infatti, praticamente comincia il Carnevale e da noi a Verona (per non parlare delle frittelle) c’è la consuetudine di preparare più volte in questo periodo gli gnocchi di patate, che amiamo così tanto da averne fatto il tradizionale emblema della sfilata dei carri allegorici dell’ultimo venerdì prima delle Ceneri.
Vi rimando al mio post del 24 agosto nel quale ho parlato profusamente degli gnocchi di patate, se avete voglia sia di conoscere le varianti dei sughi più popolari a Verona, sia di approfondire la tradizione del nostro “Venerdì gnocolar”.
In quell’occasione, oltre a suggerire un intrigante condimento dal sapore “estivo”, ho accennato a degli gnocchi di patate conditi in modo particolare.
Sono una memoria lontana di certi pranzi in famiglia a Garda, a casa di mia nonna Emma, la nonna paterna, ai quali accenno anche nel capitolo “Pelle d’oca e zampe di gallina” del mio ormai conosciutissimo libro di ricordi, ricette e viaggi “I tempi andati e i tempi di cottura (con qualche divagazione)” che potete acquistare anche su Amazon.
Sempre che siate interessati.
La ricetta è presto detta.
Per 1 chilo di patate occorrono circa 300 gr di farina, 1 pizzico di sale e metteteci pure 1 uovo, se siete abituati così.
Amalgamate, formate i cordoni, tagliate gli gnocchi e passateli sul retro della grattugia, così avranno proprio la forma di quelli di mia nonna.
Tuffateli nell’acqua salata in ebollizione e raccoglieteli con il mestolo forato a mano a mano che vengono a galla.
Divideteli nei piatti, conditeli subito con abbondantissimo burro nocciola e spolverizzateli con una miscela preparata con moltissimo Parmigiano grattugiato, una generosissima quantità di cannella macinata e pochissimo zucchero semolato.
Tutto qua.
A me una volta tanto piace mangiarli di nuovo conditi così.
Potrebbe perfino essere un piatto di sapore vagamente Siciliano, di derivazione Araba, no?
Invece è originario della Bassa Veronese, dove si è sempre coltivata e lavorata la barbabietola e dove lo zucchero si reperiva abbastanza agevolmente anche nei periodi di difficoltà e ristrettezze.
Magari alla borsa nera, chissà?!
Comunque, se non avete ricordi alimentari (non si può definirli gastronomici quelli del dopoguerra!) da rinverdire o se non amate una punta di dolce nei piatti tradizionali, lasciate perdere. Per mangiare i miei gnocchi aspettate magari di sentire la ricetta con gamberi e pomodorini come li fanno a Jesolo!
Appena li rifaccio ne parliamo, promesso.
Il condimento è strepitoso, grazie Silva!
È antiquato e insolito, forse piace proprio perché non ci si pensa!
vagamente potrebbero ricordare i nostri “gnocchi de susini”(ovviamente noi aggiungiamo susine e cacao). Quando preparerò gli gnocchi voglio farne un po’seguendo la tua ricetta.
Il gusto è un po’ particolare, sai. Dolciastro sì, ma con l’abbondanza di cannella e Parmigiano si combinano bene i sapori.
…che buoniiiii!
Li fai anche tu gli gnocchi, Giovanni, o sono una prerogativa del Nord?
no no… li faccio pure io, ma non molto spesso! non sono un grande esperto! 🙂
Cannella, zucchero e parmigiano? Orpo, questa sì che mi mancava!
Gli gnocchi di patate li ho mangiati in diversi modi, prevalentemente con il pomodoro ma sono una gran curiosa e non mi lascerò scappare questa ispirazione. In fondo si tratta solo di condirli in modo diverso una volta scolati.
Quelli con i gamberi e i pomodorini, andando incontro alla primavera, mi tentano alla grande. Saprò aspettare. 🙂
ti abbraccio 😉
Adoro le persone pazienti!
I miei gnocchi preferiti sono comunque i più basici, proprio quelli conditi col sugo di pomodoro, ai quali però aggiungo comunque una abbondante spolverata di cannella. Lo faccio da sempre e l’ho insegnato anche ai miei figli. Sarà un inconscio retaggio del condimento della nonna Emma.
Venerdì gnocolaro! Adoro lo gnocco, ma con la cannella pure io non l’avevo mai sentito!
La cannella a Verona si mette anche su quelli conditi col sugo di pomodoro!
Il condimento di mia nonna Emma credo sia tipico della zona di provenienza della sua famiglia: la Bassa Veronese, nel Polesine.
Silvia gli gnocchi di patate li faccio pure io , ma al posto dell’uovo io ci metto 1 o 2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato prima di impastarli. Provali anche così hanno un sapore diverso dal solito. Per quanto riguarda la tua ricetta anche questa è da provare. Brava 10 e lode!
Credo diventino davvero più gustosi col Parmigiano nell’impasto. Grazie del 10 e lode!