Trovo che le pere siano un frutto molto versatile, che si presta a diverse applicazioni in cucina.
Con le pere faccio un risotto, delle sfiziosissime tartellette, torte squisite, la mostarda, un dessert che conclude con molta classe le cene speciali e una fantasiosa tentazione che sta benissimo su un tavolo da buffet (ed è di questa che parlerò oggi). Oltre naturalmente a cuocerle in forno con zucchero e spezie o nel vin brûlé.
In tempi ancora non sospetti, quando nessuno parlava di finger food, la Vigilia di Natale riunivamo gli amici per scambiarci gli auguri e perché anch’io potessi godermi la serata, la cena era costituita da una serie di piatti freddi da consumare chiacchierando tranquillamente e di cui servirsi più volte.
Un must erano le pere ripiene, che si presentano molto bene, sono squisite, facili da realizzare e abbastanza insolite da stupire.
Suggerirei di prenderle in considerazione proprio in vista delle Feste: sono una buona idea per accompagnare un aperitivo che faccia anche da cena, o un incontro informale per scambiarsi i doni, oppure… fate un po’ voi!
Si lavano e si privano del torsolo con l’apposito attrezzo 4 pere Abate, che hanno una base più carnosa e tondeggiante delle Kaiser per esempio e in questa preparazione è importante.
Si allarga la cavità con un coltellino appuntito perché possa contenere una buona quantità del composto che vi spiegherò come preparare. Si lascia invece la buccia, che terrà meglio insieme le fette alla fine dell’operazione.
Si frullano insieme 100 gr di robiola, 100 gr di Gorgonzola piccante spezzettato, 5-6 gherigli di noce, 2 cucchiai di grana o pecorino grattugiato, 1 spruzzata di liquore alla pera Williams (oppure di grappa), 1 puntina di aglio, alcuni steli di erba cipollina tagliuzzati, 1 grattugiata di noce moscata e 1 pizzico di pepe.
Si mette questo composto, ben amalgamato, in una sac-à-poche con la bocchetta liscia e si riempiono pazientemente le pere, compattandolo il più possibile.
Si sigillano con la pellicola e si conservano in frigorifero per almeno 4-6 ore.
Prima di portarle in tavola si affettano ottenendo dei dischi alti circa 1 cm, che si accomodano sul piatto da portata leggermente sovrapposti.
Sono anni ormai che non facciamo più la festa degli auguri con gli amici, che è stata sostituita dalla cena della Vigilia con la famiglia, che nel frattempo si è felicemente allargata.
ovvio che quest’idea te la “rubo” . E’ fantastica;per fortuna ci fai sapere…quanto è buono il formaggio con le pere
Non me lo terrei mai per me! Mi fa piacere che queste idee che condivido con voi incuriosiscano e facciano venire voglia di probarle!
Che meravigliosa idea! Non avrei mai pensato si potessero riempire delle pere e servirle a fette in un buffet . Assolutamente ricette di cui ricordarsi!
Buon weekend
Silvia
Lo sai quanto mi piacciono le alternative alle consuetudini, almeno quanto le consuetudini stesse!
Un abbraccio.
Mi sembra una porposta molto interessante.
Mangio molto volentieri le pere e ripiene sembrano ottime,
🙂
Devi amare i contrasti per apprezzare in pieno questa ricetta, anche se non c’è niente di più classico di cacio e pere! A me piace perché è insolita ma equilibrata.
Davvero questa ricetta è degna di nota,bravissima Silva! Ciao Ines
Grazie Ines, sei sempre gentile. Buona serata.
origibalissima nella sua semplicità da rifare!!!
Sì, è proprio una ricetta insolita ma semplicissima. Da tenere presente perché stupisce sempre.