Prometto che quando arriverà l’autunno, che piano piano diventerà inverno e in un attimo sarà di nuovo Natale, non parleremo più di pesce, se non sporadicamente.
Le mie ricette subiranno una drastica modifica e parlerò in lungo e in largo di arrosti, umidi, brasati, sughi e ragù che prevedano l’impiego di ingredienti ricchi e saporiti, sformati e pasticci di lasagne da cuocere al forno e qualche volta di polenta. Naturalmente.
Ma di polenta parlo anche oggi: di quella bianca per la precisione, vanto e prerogativa della cucina Veneta, che si accompagna meravigliosamente al pesce, perfino al pesce fritto. Se non mi credete, chiedetelo ai Veneziani.
Per una polenta come si deve, ci vogliono per ogni litro d’acqua 1 cucchiaino di sale e da 200 a 300 gr di farina di mais (bianca o gialla, fioretto o bramata) a seconda se si voglia ottenere una polenta soda o morbida.
Per la ricetta di oggi, oltre alla polenta (in questo caso morbida, da mettere “a specchio” sul fondo dei piatti) ci vogliono anche dei bei tranci di coda di rospo, che vanno semplicemente cotti su una griglia bella calda da entrambi i lati e poi appoggiati sulla polenta, salati, pepati, unti appena d’olio e poi coperti con quella salsa ai peperoni di cui vi ho già parlato, derivazione frullata della peperonata classica (ve la ricordate, no?).
La trovate una ricetta troppo sbrigativa? Mescolate con la frusta la polenta per i 40 minuti che ci vogliono perché arrivi a cottura e poi mi direte se non è il caso di “risparmiare” nella preparazione del resto!
Meravigliosa polenta bianca! Ho una cara amica di origini venete, tutte le volte che torna a casa le chiedo sempre di comprarmene un pochino!
Che meraviglia! Difficilmente fuori dai confini del Veneto la polenta bianca è conosciuta e apprezzata. Invece ha un sapore molto delicato ed è anche decorativa.
È vero è delicatissima! Ottima ricetta Silvia! Complimenti!
Mi sembra strano pensare ad agosto alla polenta però sembra proprio che con quel piatto vada a nozze.
E’ un’idea nuova, talmente singolare che merita attenzione. 😉
Da provare sicuramente. Sempre sulla cresta dell’onda cara Silva tu sei 😉
Ma che sia polenta bianca, se no, non è la stessa cosa! Un abbraccio